domenica 29 giugno 2008

Benvenuti al... Mc Lombard!

Quello che ha sede a Palazzo dei Normanni è il parlamento più antico d’Europa!
Ma non è questo il suo unico primato...
Lo Statuto Siciliano impone che i consiglieri regionali che vi fanno parte vengano insigniti dell’appellativo di Onorevole, ed equiparati ai loro colleghi di Montecitorio.
Ma il presidente della nuova Assemblea Regionale, non volendo essere da meno… al suo “collega” di Palazzo Chigi, ha pensato bene di provvedere anch’egli alla moltiplicazione del pane e dei pesci!
Ma, accortosi che il pane è rincarato e che il Mediterraneo di fatto è poco pescoso, ha optato per la moltiplicazione… delle commissioni!
Così sono nati i vari vicepresidente, segretari, questori, assessori, in numero tale da non avere precedenti!
Per pagare il riscatto chiesto dai suoi vari alleati (altro che “autonomia” siciliana! Se nemmeno lui è autonomo…), ha dovuto istituire tre nuove commissioni, una delle quali, l’Antimafia, andrà al “nostro” Speziale, e ha infoltito notevolmente la schiera dei deputati con una seconda carica, e relativa indennità: oggi sono 72 su novanta. In pratica, l´80 per cento.
Un record! Nessun´altra assemblea legislativa ha la stessa media!
Ars dei "graduati", dei todos caballeros.
Nella scorsa legislatura erano soltanto, si fa per dire, 53 gli onorevoli in possesso di un incarico supplementare e retribuito. Ad aumentare il numero, anzitutto, la scelta di ricreare le commissioni Statuto e Antimafia: la prima conta un presidente, due vice e un segretario. La seconda avrà un vicepresidente in più. Nove poltrone in tutto, cui devono aggiungersene altre quattro, figlie della proposta di dare vita al comitato per la legislazione, un organismo che dovrebbe avere natura tecnica ma che sta per diventare l´ottava commissione permanente dell´Ars. Con un allargamento del numero dei componenti - da cinque a nove- e con un regolare ufficio di presidenza!
I conti sono presto fatti: poiché un presidente di commissione ha un´indennità (in aggiunta allo stipendio da parlamentare) di 3.316 euro lordi, un vice guadagna 829 euro, un segretario 414, la spesa complessiva annua per le nuove commissioni è pari a 200 mila euro!
Resta quel dato, abnorme: l´80 per cento dei deputati viene gratificato con un aumento in busta paga. Che già per i soldati semplici dell´Assemblea, non è che sia proprio leggera: 19 mila euro lordi al mese, se si considerano diaria e rimborso spese, indennità per viaggi e trasferimenti e un bonus per spese telefoniche. Lo stipendio base, al netto delle trattenute, oscilla fra i 10 e gli 11 mila euro. Ma quello è il minimo salariale per i parlamentari regionali.
Ma incarichi retribuiti, come abbiamo visto, sono anche quelli ai vertici delle commissioni. Che sono attualmente sette, stanno per diventare otto e alle quali vanno aggiunte le «speciali», Statuto e Antimafia. Ma anche la commissione verifica poteri, conta due vicepresidenti e un segretario. E non finisce qui.
I deputati graduati, per antonomasia, sono innanzitutto quelli chiamati in giunta regionale: otto, nel governo Lombardo, che conta 4 esterni. Agli assessori va un´indennità extra di circa 2.600 euro al mese. E nel calcolo va messo anche il presidente, che oltre allo stipendio di deputato dichiara compensi legati alla carica per 3.200 euro ogni mese. La lista dei caballeros comprende anche i quattro capigruppo dell´Ars e i loro vice: il Pd ne ha due e presto il Pdl potrebbe imitarlo. Quasi tutti hanno un´indennità che pesa sui fondi trasferiti ogni anno dall´amministrazione ai singoli gruppi.
È la carica dei 72 deputati con le stellette.
Prima ancora di intraprendere il viaggio della quindicesima legislatura, l´Ars ha già stabilito un primato!
Fonte dei dati: La Repubblica

lunedì 23 giugno 2008

Sempre allegri bisogna stare...

E già, bisogna stare sempre allegri…
La notizia era stata data con molta enfasi e, a ragione, con una punta di orgoglio.
Una di quelle notizie che sono in grado di dare linfa vitale ad una città come Gela da sempre protagonista in fatto di disoccupazione e di mancanza di progettualità.
L’8 aprile a Roma, nella sede del Ministero dell’Ambiente era stato firmato un accordo di programma tra il ministero e il comune per il recupero e l’incremento dei parchi urbani attraverso l’incremento del verde pubblico. Il nostro sindaco Crocetta, presente alla firma dell’accordo, ne aveva dato notizia, giustamente, con molto orgoglio e soddisfazione, facendo rientrare Gela, finalmente, in un progetto ministeriale degno della nostra città e dei bisogni che essa denuncia.
L’accordo prevedeva l’investimento di 2.7 milioni di euro in tre anni per dare più verde a Gela, dando la possibilità a questa martoriata città di una riqualificazione urbana con conseguente miglioramento della vita.
Immaginate: nascita di piccoli spazi verdi sparsi per la città, giardini dove poter rinfrescarsi nei giorni in cui il caldo fa sentire la propria presenza, parchi verdi in cui poter vedere i bambini dare sfogo alla loro voglia di giocare e di correre, e perché no, anche di cadere…
Ed inoltre, decine di posti di lavoro, o magari la stabilizzazione (anche parziale) di alcuni lavoratori precari che avrebbero potuto e dovuto trovare collocazione proprio nella realizzazione di questo progetto ministeriale. Senza contare che l’immagine della nostra città ne avrebbe guadagnato e non poco, vedendo sorgere oasi di verdi un po in tutti i quartieri nonchè migliorare quelli gia esistenti.
Ma intanto c’era stato il cambio della guardia a Palazzo Chigi, e il nuovo inqulino, Berlusconi, aveva gia promesso il taglio dell’Ici in campagna elettorale, patto con gli italiani che non avrebbe potuto disattendere.
Naturalmente per fare questo avrebbe dovuto trovare la copertura finanziaria, altrimenti dove avrebbe potuto trovare i soldi per il mancato introito dovuto al mancato pagamento dell’Ici?
Ed ecco il colpo di genio del cavaliere: in un consiglio dei ministri, il primo tenuto dall’attuale governo, il presidente del Consiglio “taglia” i fondi destinati alla Sicilia ed in particolare alla nostra zona, ed ecco trovati, come per magia, la copertura finanziaria per l’abolizione del’Ici!
Così i nostri cari, carissimi compaesani del nord, ma anche del centro, si sono visti recapitare questo regalo da parte nostra bello infiocchettato ed inaspettato. Con tanti auguri!
E la povera Sicilia, già martoriata dalla mancanza di fondi, dalla mancanza di lavoro, dalla mancanza di infrastrutture (vedi le strade), si ritrova ancora una volta a dover pagare per tutti, senza che qualcuno abbia preso le difese della povera Trinacria!
Ah, già, le difese avrebbe dovuto prenderle il nostro governatore, l’on. Lombardo, il quale, in quanto presidente della regione Sicilia, avrebbe potuto e dovuto sedersi al tavolo del consiglio dei ministri (legge costituzionale) e far sentire la propria voce in merito!
Ed invece, il nostro caro governatore, il nostro rappresentante, il nostro punto di riferimento, ha colpevolmente disertato il consiglio dei ministri in questione, così da permettere lo scempio perpetrato ai danni della nostra Sicilia!
Adesso sta tentando di correre ai ripari, impugnando il provvedimento e, dice lui, disposto a ricorrere al Consiglio di Stato per far annullare il decreto sottoscritto dai ministri (tranne da lui perché era assente…)
Bel colpo presidente! Il buongiorno si vede dal mattino…
Speriamo tramonti presto…
La città di Gela, la provincia di Caltanissetta e la Sicilia tutta, la ringraziano infinitamente, e tutti noi riconosciamo la nostra lungimiranza nell’aver ben riposto la nostra fiducia nella sua persona…
Sempre allegri bisogna stare…

mercoledì 18 giugno 2008

Applichiamo la Regola Mercy

E’ uno sport difficile da comprendere, per questo è affascinante. La prima volta che l’ho guardato in tv, per le Olimpiadi, non ne conoscevo le regole ma, più che farmele spiegare, ho proseguito a guardarlo ascoltando le spiegazioni dei telecronisti, così adesso conosco le regole del Baseball.
Dite che c’entra poco con questo Blog? Forse è vero, ma c’entra parecchio con l’attualità di questi giorni.
Il baseball è uno sport che si gioca in nove fasi chiamate inning, all’interno dei quali ognuna delle due squadre ha un turno di attacco e uno di difesa. Vince chi alla fine dei 9 inning ha totalizzato il punteggio più alto (su come si conquistano i punti e su come si difendono, vi suggerisco di guardare una partita). Se alla fine dei 9 inning il punteggio è di parità, se ne gioca un altro supplementare, fino a quando una delle due squadre finisce l’inning in vantaggio.
Ma è stata un’altra regola ad aver catturato particolarmente la mia attenzione, ad avermi totalmente affascinato, ed è stata la regola della… manifesta inferiorità!
Mi spiego: è una regola che determina la fine anticipata della partita nel caso una delle due squadre sia indietro di dieci punti (o oltre) al settimo inning, chiamata Regola Mercy.
Gran bella regola che, a mia memoria, viene applicata solo al baseball, e non so se gli sconfitti siano più umiliati o più arrabbiati…
Come dite? Perché vi sto parlando di questa regola? Semplice: chiedo ufficialmente che essa sia applicata al nostro sistema politico, visto il cappotto subito dal centrosinistra!
Chiudiamo qui qualsiasi competizione elettorale, e facciamo in modo che per i prossimi dieci anni il centrodestra sia a capo di tutte le regioni d’Italia, di tutte le province, di tutti i comuni, di tutti i quartieri… e di tutti i condomini!
Applichiamo la Regola Mercy: MANIFESTA INFERIORITA’ DEL CENTRO SINISTRA!
E’ fuori di ogni dubbio a parer mio che quella che si pensava fosse un’onda lunga in realtà non è nemmeno uno tsunami, ma un vero e proprio oceano che tutto copre, tutto travolge e tutto permea di sé, lasciando qua e là scampoli di naufraghi aggrappati ad un pensiero politico che sembra obbedire alla legge darwiniana dell’estinzione!
O almeno alla legge della giungla…
Non sto qui a dire se sia meglio o sia peggio così, dico solo che una riflessione va fatta e non soltanto in questo Blog, ma, soprattutto, in quegli ambienti politici che sono rimasti al buio, privati di quella luce della sinistra che, da maggio in poi, si è via via attenuata fino a spegnersi completamente un mese dopo!
E’ meglio così? Può permettersi questo Paese di non avere una rappresentanza di sinistra in tutte (o quasi) le più alte istituzioni? In tutte (o quasi) le regioni? In tutte (o quasi) le province e i comuni? Si può permettere di rimanere orfana della sinistra?
Forse non ce lo chiediamo affatto, forse siamo ancora ubriachi di quel vino che molti hanno bevuto offertogli per festeggiare, lo stesso vino che altri sono stati costretti a bere per dimenticare… ma che comunque ci ha resi tutti ubriachi!
E domande non ce ne poniamo finchè non passa la sbornia...
Qui è in atto una vera e propria rivoluzione, una vera e propria epidemia di pensiero liberale che ormai sta cambiando le forme amministrative di qualsiasi parte d’Italia, una rivoluzione che sta cambiando pure la faccia del Paese! Fiduciosi o no del fatto che questo cambiamento porterà ad un miglioramento, c’è da dire che mai cambiamento fu tanto repentino e tanto globale da lasciar adito a dubbi sulla legittimità dello stesso, convinti come siamo, a parer mio, che era praticamente inevitabile! Qualcuno tra i vertici del centro sinistra ha sbagliato certo, specialmente nella nostra regione, e specialmente nella nostra provincia, altrimenti non si spiegherebbe questo cappotto, oppure, più semplicemente, la gente ha aperto gli occhi e non vuole più i vecchi volponi del centrosinistra che in questi anni non hanno certo glorificato il nostro territorio, anzi! Si sono serviti di esso come una mucca da mungere dal quale ultimamente fuoriusciva latte avariato, e comunque mal nutriente!
Il messaggio scaturito è che la gente ne ha abbastanza dei soliti nomi, e quando parla dei soliti nomi, guarda caso, si riferisce solo a gente di sinistra! E non è il caso che ve li ripeta…
La gente ha scelto il cambiamento, ha scelto di non lasciarsi ancora una volta convincere da fantasmagoriche assunzioni in qualche cooperativa dell’indotto, o in qualche azienda non gelese che opera sul territorio. Ha scelto di… fregarsene della Politica e optare per il personaggio! O per i personaggi…
Questo è l’altro messaggio chiaro: l’assenza della Politica e il trionfo del personaggio.
A questo punto, mi riesce fin troppo facile citare A. Manzoni: “Sarà vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza…”

lunedì 16 giugno 2008

Ma le province... a cosa servono?

Mentre leggevo qualche notizia qua e là sul web, mi sono imbattuto su una considerazione sulle nostre province: servono? E a cosa servono?
Il rush finale della lunga maratona elettorale siciliana, che domani condurrà al rinnovo di otto Province su nove, rilancia il dibattito sull´utilità di enti di cui da più parti si chiede la soppressione, in nome del contenimento dei costi della politica. O si riformano queste istituzioni, con l´assegnazione di maggiore competenze, o è inutile andare avanti. Magari sarebbe “opportuno” pensare allo Statuto Siciliano con la nascita dei Consorzi tra Comuni.
Questione generale, certo. Che in Sicilia però ha una valenza ancora maggiore. Perché, la devolution, in Italia, ha assegnato maggiori poteri alle Province, che oggi gestiscono le motorizzazioni, gli uffici del lavoro, la formazione professionale. Competenze che in Sicilia restano in capo alla Regione. Amministrazioni ancora più leggere, insomma, al di qua dello Stretto. Ma solo per quanto riguarda le funzioni. Perché gli organici sono, in media, più abbondanti.
La sorpresa, se può definirsi tale, arriva dall´ultimo censimento del personale degli enti locali diffuso dal Viminale. Malgrado abbiano competenze inferiori rispetto alle istituzioni gemelle del resto d´Italia, le nove Province siciliane contano 5.885 dipendenti, cifra inferiore solo a quella relativa alle Province lombarde: 7.210 fra impiegati e dirigenti.
Ma in Lombardia c´è un dipendente ogni 1.314 abitanti, nell´Isola uno ogni 851!
La Provincia di Palermo ha cento dipendenti in più di quella di Napoli, che pure amministra una popolazione quasi tre volte più numerosa! Senza considerare che al Nord le entrate delle Province sono maggiori, derivando in parte dalle tasse sulle bollette Enel, sull´Rc auto e sull´immatricolazione delle vetture.
La Provincia di Palermo sborsa 75 milioni di euro l´anno per mantenere il proprio personale, quasi la metà della spesa corrente. Gli alti burocrati delle Province sono equiparati ai Grand Commis della Regione. E ciò determina anomalie e sacche di privilegio. Significativo il caso dei responsabili dei licei linguistici provinciali che, proprio in virtù del loro status giuridico da dirigente regionale, hanno un´indennità annua di almeno 75 mila euro! Mentre lo stipendio del preside di un istituto secondario dipendente dallo Stato, sia esso un classico o uno scientifico, si aggira sui 45 mila euro…
E’ anche vero pure che, con uno dei suoi primi atti da governatore, Raffaele Lombardo ha riscritto la composizione degli Ato rifiuti, prevedendone la forma giuridica di consorzi di Comuni ed escludendo la presenza delle Province (che prima detenevano il 10 per cento del capitale), atto alquanto incomprensibile, da parte di chi fino a ieri è stato presidente dell´Unione delle Province…
Istituzioni in crisi di identità, rimaste ancorate a vecchie, solide competenze (la scuola, le strade) ma vittime della schizofrenia della politica: nel 2005 l´Ars chiuse con una legge le Aziende per l´Incremento Turistico, ora il nuovo presidente Lombardo dice di volerle rilanciare... peccato che nel frattempo circa l´80 per cento dei 357 dipendenti sia già transitato negli uffici della Regione a occuparsi di materie per loro del tutto nuove: motorizzazioni, protezione civile.
Costi di efficienza, costi reali.
A pesare di più restano gli apparati, i consigli provinciali che si limitano ad approvare documenti contabili e regolamenti e che continuano a viaggiare a ritmo tutt´altro che frenetico. L´allarme scattò l´anno scorso, in questo periodo, quando Repubblica stimò che ciascuna delle 33 delibere approvate in cinque mesi a Palermo era costata alla collettività 21.742 euro, più o meno l´importo del salario annuo di un operaio della Fiat... Quest´anno, fino a oggi, sono state prese in esame 45 deliberazioni, ma 10 delle 24 sedute sono saltate per mancanza del numero legale.
Chissà se questo bottino contribuirà a dissipare quei dubbi sulle Province siciliane figlie di un dio minore: servono? A cosa servono?

sabato 14 giugno 2008

Speriamo sia finita...

E’ finita un’altra campagna elettorale. Finalmente!
E’ stata una campagna elettorale povera, priva di idee, priva di dialogo e priva di… Politica!
Nessuno dei candidati a presidente si è “degnato” di far Politica, impegnati com’erano a screditare i rivali e a darsi battaglia sul campanilismo.
Abbiamo assistito a balletti di gruppo in pub, discoteche, pizzerie, camuffati da incontri con elettori.
Ognuno a sfoggiare la propria potenza invitando questo o quell’altro ospite.
Ma di Politica niente!
Chiunque vincerà, chiunque andrà a fare il presidente della provincia, sarà un presidente pessimo, forse il peggiore fin qui visto, anche se fare peggio del presidente uscente sarà davvero dura!
Questo a giudicare dal loro modo di non fare Politica…
Ecco il punto: nessuno dei due candidati più “papabili” a presidente ha fatto Politica: uno è risultato pressochè assente (quasi non curandosi della sua elezione), l’altro si è limitato a presenziare all’iniziazione dei suoi candidati. Ma niente Politica!
L’unico momento di vero dibattito politico c’è stato in quell’incontro con gli studenti universitari, che peraltro è andato pressoché ignorato dalle maestranze.
La Politica la vedo in un altro modo, fatta di incontri, di aperture, di confronti.
La Politica è andare nei quartieri a parlare con la gente, magari mettersi sopra il tetto di una macchina come si faceva una volta e parlare con loro. Ma se non si vuol far questo c’è sempre un sistema alternativo: incontrare i rappresentanti di tutti i quartieri, i rappresentanti dei commercianti, i rappresentanti degli artigiani, delle scuole, ma non per parlare con loro, bensì per farli parlare, per ascoltarli, per sentire direttamente da loro cosa vorrebbero si facesse per la nostra provincia.
Invece niente di tutto questo!
E quelle poche volte che si incontrava gente non la si faceva parlare, impegnati com’erano a farlo sempre loro: come fai a capire le esigenze della gente se non gli dai la possibilità di parlare?
Tutti a fare convegni più o meno sfarzosi, e più o meno utili, per far si che fossero gli elettori ad andare da loro, quando invece avrebbero dovuto essere loro ad andare dagli elettori! E sono le stesse persone che poi si lamentano che la gente e i giovani si allontanano dalla politica! Ma in realtà è il contrario: sono loro ad allontanarsi dalla gente, trattandola come un semplice bacino di voti da assemblare in una sala e parlare con loro come il Messia!
Ed anche in quei convegni, politica ZERO!
Nessuno dei candidati a presidente ha fatto Politica in questa campagna elettorale. NESSUNO!
E i giornali, che dovrebbero essere le sentinelle di quanto succede, hanno sottaciuto colpevolmente a questa mancanza totale di Politica!
Avrebbero dovuto prendere i signori candidati a presidente e tirare loro le orecchie invitandoli a comportarsi da Politici (con la P maiuscola) e invece si son limitati a fare da tappetino per lor signori! Non una denuncia, non un invito, non una iniziativa per promuovere il dialogo politico tra le parti. Ma in compenso hanno riempito i giornali dei soliti arresti, dei soliti fatti giudiziari, dei soliti convegni sulla legalità della solita macchina bruciata!
Riportando le notizie, non cercandole o proponendole.
E hanno parlato di politica solo quando erano “spinti” a farlo…
Dimostrando poco polso, poca iniziativa e poca autonomia! Infischiandosene delle sorti della nostra provincia…
Pur di non rischiare di inimicarsi questo o quell’altro politico hanno fatto orecchie da mercante facendo finta di niente e rendendosi complici della totale mancanza di Politica in questa campagna elettorale!
Anche loro sono responsabili dell’assenza di Politica in questa campagna elettorale!

E se poi a tutto questo aggiungiamo il “solito” periodico indipendente (!) che sembra foraggiato da quella parte di politici, anzi, politicanti, i quali puntualmente scrivono su quel giornale (e sempre le stesse cose!) abbiamo un quadro davvero desolante su come i nostri giornali abbiano abbandonato il ruolo di sentinelle della nostra società, della nostra città, della nostra democrazia!
Altro che periodico indipendente…
Mi importa poco chi sarà il presidente della provincia, spero solo sia il meno peggio!
E se si andrà al ballottaggio ci aspettano altre due settimane somiglianti agli ultimi due mesi!
Siamo stanchi… e ne abbiamo piene le scatole!

giovedì 12 giugno 2008

Gelacontro: Politica... nel traffico!

Mi è giunta questa e-mail da un nostro concittadino che vive fuori Gela.



Ciao amici di Gelacontro, sono un cittadino gelese che per motivi di lavoro ha dovuto lasciare la propria terra.
Fortunatamente -o purtroppo- mi sono abituato, ormai da molti anni, a vivere in una realtà totalmente diversa da quella gelese e, quando parlo di vivere in una realtà diversa intendo un mondo totalmente opposto (in meglio) dalla realtà gelese.
Non è per screditare Gela e i gelesi, ma è per prendere in mano la situazione e criticare in prima persona Gela, da gelese, con i gelesi.
E in seguito alle critiche auspico ci siano proposte.
Adesso mi spiego:
Gela è una città con poco meno di centomila abitanti, con milioni di problemi, da quello ambientale a quello idrico, dal problema dei rifiuti a quello della disoccupazione, dal problema dell’abusivismo a quello mafia e tanti altri di cui tutti noi conosciamo l'esistenza.
Mi rendo conto che questi problemi sono davvero tanti che è opportuno fare una scala di priorità, non si può pensare, ad esempio, che il problema del restauro di una Chiesa o dell’abbattimento di un muro abbia la priorità sul calo dell’occupazione, piuttosto che sul comportamento malavitoso di alcuni o anche sull’annoso e quasi ridicolo problema idrico.
Ma non spetta a me di certo indicare quali siano le priorità, il mio sfogo nasce semplicemente da una esperienza fatta personalmente.
E nasce da una domanda, alla quale purtroppo non trovo risposta:
"Come fa il cittadino gelese a vivere in una città in cui non esiste una educazione stradale?"
A Gela non esistono gli stop, non esistono i semafori, non esiste il dare precedenza, non esistono le strisce che delimitano i parcheggi non a pagamento e che determinano le carreggiate, non ci sono le strisce pedonali! Ma in compenso assistiamo a gente in motorino senza casco, che scorazza per le strade impadronendosi di volta in volta e delle carreggiate e dei marciapiedi, tenendo in ostaggio pedoni ed anche automobilisti che, almeno nelle intenzioni, hanno una parvenza di disciplina stradale.
E poi assistiamo allo scempio dell’edilizia stradale, per la quale sembra valere il motto: “Niente è più definitivo del provvisorio”!
C'è una rotonda provvisoria (in attesa di essere realizzata) in via Venezia ormai da più di un'anno e chissà per quanto tempo ancora rimarrà provvisoria!
Via Venezia come via Crispi come via Recanati si trovano in uno stato molto decadente, e poi vi siete mai chiesti a cosa servono tutti questi vigili urbani ?
Io in queste vie che ho appena elencato non ne ho mai visto uno.
E mi chiedo quindi:
COME FANNO I NOSTRI POLITICI A PARLARE DI GELA PROVINCIA? COME
POTREBBERO GESTIRE UNA PROVINCIA QUANDO NON RIESCONO A GESTIRE
SEMPLICEMENTE UNA CITTA'?
SU COSA HANNO IMPOSTATO LA LORO CAMPAGNA ELETTORALE SE DI PROGRAMMAZIONE NON NE HO SENTITO PARLARE?
Non so voi ma io non ho mai trovato risposte a queste mie domande…
La nostra Politica è rimasta impantanata nel traffico da loro stessi creato!
Fabio

martedì 10 giugno 2008

Gelacontro: ancora un confronto con i candidati.

Ciao a tutti i frequentatori di questo blog.
Mi chiamo Giosi Scuderi, sono un medico chirurgo e opero presso l’ASL2 CL distretto di Gela, dove attualmente ricopre il ruolo di Responsabile del Servizio di Medicina Scolastica dello stesso distretto.
Oltre ad aver partecipato a numerosi Master, tra cui in "Pianificazione Sanitaria", "Miglioramento continuo della qualità nei servizi sanitari" e Corsi di Management sanitario tenuti dall'Università SDA Bocconi di Milano, ho partecipato a progetti di volontariato riguardanti Vaccinazioni di massa in Africa, in collaborazione con Medici senza Frontiere.
Queste esperienze mi hanno indotto a proseguire il mio impegno per la collettività, decidendo di candidarmi alle provinciali.
Il nostro territorio rappresenta la prima risorsa da valorizzare.
Turismo ed agricoltura possono pertanto essere i campi fondamentali in cui realizzare questa scelta anche attraverso l’ esperienza dell’agriturismo, tipicizzando l’offerta turistica e la produzione enogastronomia e valorizzando le esperienze fin qui acquisite.
Il programma deve quindi caratterizzarsi per alcuni punti prioritari sostanziali:
1) Creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile, di qualità, originalità, ed innovatività;
2) La capacità di innovare deve puntare sulla volontà comune e nell’approccio metodologico unitario;
3) Le amministrazioni locali ed il tessuto economico insieme
per fare sistema e sviluppo perseguendo obiettivi comuni e condivisi: rifiuti urbani, raccolta differenziata, discariche, sistemi di smaltimento e di riciclaggio segneranno la capacità delle istituzioni di assicurare vivibilità e salute alle comunità, riconvertendo in risorsa di sviluppo quella che finora è stata una emergenza.
Una attenzione particolare deve essere dedicata allo sviluppo e all’uso delle energie alternative, puntando sullo sfruttamento dell’ eolico e del fotovoltaico, in un territorio provinciale in cui il colosso petrolchimico ha stravolto ambiente, salute e qualità della vita di una intera popolazione. A questo riguardo prioritaria appare la bonifica ambientale e la riconversione industriale del territorio Meridionale e della Piana di Gela, nonchè il recupero delle accise che derivano dalla attività di raffineria e di lavorazione dei prodotti del Petrolchimico, destinando queste risorse al territorio di Gela. A questo si aggiunge la richiesta di riduzione del prezzo dei derivati del petrolio per le aree produttrici ad alto rischio ambientale che non deve essere vista solo come un parziale risarcimento ai danni provocati , ma come una occasione di rilancio dell’economia locale che ne trarrebbe indubbi vantaggi.
La qualità della Formazione è un altro grande tema in cui la Provincia deve investire di più: il primo diritto dei nostri giovani è quello di avere una scuola accogliente e qualificata con locali a palestre aperti tutto il giorno per offrire luoghi di aggregazione sicuri in cui i ragazzi possano non solo studiare ma esprimere le proprie potenzialità creative ed operative, sottraendosi al vuoto ed al non-senso che addormentano le coscienze quando non generano episodi di violenza.
Dunque i punti del mio programma di governo sono:

· Politiche dello sviluppo, Ambiente e Salute;
· Scuola e Formazione;
· Politiche Sociali;
· Terzo settore;
· Anziani;
· Sviluppo e Legalità;
· Opere infrastrutturali;
· Agricoltura

Vi invito a visitare il mio sito elencato infondo a questo post, così da conoscere per intero il mio programma e potermi confrontare con voi.
Ringrazio Gianni per avermi concesso la possibilità di questo confronto con voi.
Giosi Scuderi

sabato 7 giugno 2008

Gelacontro: La carica dei... 101!

In questi giorni mi sono divertito a navigare e a fare ricerche su internet.
E’ incredibile vedere come, usando i canali giusti, si scoprono delle cose davvero nuove. Ma si sa, niente è nuovo sotto il cielo.
Per esempio ho scoperto che… nascere, crescere, invecchiare a carico della Regione, volendo, si può! Si può, nella Sicilia che aspira a smarcarsi dall´assistenzialismo ma non riesce a tagliare il cordone ombellicale con la madre di tutte le amministrazioni pubbliche. Acciaccata, certo, la vecchia Trinacria, con i bilanci in disordine, ma ancora generosa, anche con i soldi della nuova programmazione dell´Unione Europea che farà piovere nell´Isola, fino al 2013, sei miliardi e mezzo di euro. Mettendo in fila i contributi che un cittadino, o un´impresa possono chiedere, si scoprono 101 modi per prendere soldi dalla Regione!
Dentro questa carica dei 101 si fa un viaggio da tregenda in cui si incontrano figure leggendarie. Immaginarie, ma non troppo. Come l´Homo Regionalis. No, non uno dei ventimila dipendenti, fra assunti stabili e a contratto, dell´ente, e neanche uno dei centomila e più precari, foraggiati dall´amministrazione.
No, l´Homo Regionalis è semplicemente un siciliano medio, di famiglia dignitosa anche se non particolarmente agiata, che il primo sostegno dalla Regione lo riceve all´atto della nascita (1.500 euro di bonus bebè), che può chiedere una borsa di studio (da 60 a 100 euro annui) dalle elementari in poi, che magari poi spunta un posto da stabilizzato con un onesto salario (duemila euro al mese) e da anziano ha diritto a un buono socio-sanitario (443 euro) se non è autosufficiente. E fino a qualche tempo fa, se gli andava bene, poteva pure ricevere un regalo di nozze da Cuffaro...
Sport per tutti. Evviva la vecchia Regione dall´ampio grembo, che mantiene con orgoglio impolverati filoni di finanziamento. Come la legge 8 del 1978, che tutt´oggi dà ossigeno a 3.300 società sportive e altrettanti centri di avviamento dell´Isola!
E sapevate che, in virtù di una legge del 1953 un qualsiasi cittadino che versa in stato di bisogno... può scrivere all´assessore agli enti locali e, senza partecipare ad alcun bando, ricevere una somma in denaro?!
E sopravvivono, con disponibilità sempre più esigue, le sovvenzioni per le bande musicali. Gli impresari dello show business siculo sperano che il Dipartimento Turismo trovi anche quest´anno i soldi per acquistare un pacchetto di concerti e spettacoli e poi rivenderli agli enti locali: 200 sindaci, con questo metodo, rallegrarono nel 2007 l´estate dei propri concittadini!
Ma l´assalto ai soldi che la Regione eroga anche e soprattutto per conto terzi (l´Europa) non si ferma, e in questi mesi vive solo una pausa, nel passaggio fra la vecchia e la nuova programmazione. In una fase di transizione che si porta con sé qualche anomalia. Tipo il boom delle imprese che hanno un titolare donna a Enna (non a Manhattan), con quel 28 per cento ben al di sopra della media nazionale! Dato che ha spinto la Confagricoltura locale a una denuncia chiara e neppure tanto imbarazzata: o c´è un Eldorado rosa oppure molte imprenditrici agricole sono solo prestanome di padri e mariti!
E chi pensava che vecchie, care, agevolazioni come i contributi per l´impianto (ma anche per l´espianto) dei vigneti fossero finite in soffitta con l´austera programmazione europea, deve solo guardare nelle pieghe del Psr, il Piano di Sviluppo Rurale da 2,1 miliardi di euro, dove ritroverà una misura «per la riconversione delle colture». Spulciando il programma ci si può rendere conto che nella Sicilia che brucia, l´antincendio può diventare un business per i privati. Perché l´Europa mette a disposizione 300 milioni di euro per il cosiddetto «aumento della massa forestale», anche se un agricoltore, la suddetta massa, la fa crescere nel proprio terreno...
Dentro il Psr, che riguarda solo l´agricoltura, c´è il futuro e il passato dell´Isola.
Ci sono i premi annui per chi alleva animali in via d´estinzione: un asino pantesco vale 500 euro, una capra girgentana 200. Ma ci sono altri possibili affari. Quello del turismo rurale, per esempio, con contributi fino al 45 per cento delle spese per chi avvia un´attività agrituristica.
Ora non venitemi a dire che la Sicilia è una delle regioni piu' disagiate d'Italia a causa della mafia: questo stato di cose è l'esaltazione del Feudalesimo versione Terzo Millennio!
Tutti sanno e tutti conoscono i problemi soltanto che dedicano il 90% del loro tempo al problema e il 10% alla risoluzione. Provate a dedicare il 90% alla risoluzione dei problemi e il 10% al problema.
Cambierà tutto!
Un esempio?
A cosa serve riunire i ''Capi di Stato'' per risolvere i problemi della fame nel mondo quando alla fine loro si riuniscono a Palazzo Madama per una sontuosa cena offerta da tutti gli affamati del mondo?

mercoledì 4 giugno 2008

Gelacontro: continua il confronto coi candidati.

Il confronto dei candidati sul loro programma in questo Blog registra un'altra adesione.
Di seguito pubblico la mail di un candidato che ha deciso di confrontarsi con tutti noi.
Come al solito, vi invito tutti quanti ad un confronto serio e leale, nel pieno rispetto di tutti.



Un saluto ai lettori di questo Blog.
Sono Massimo Catalano ho 41 anni, sono sposato e padre di Matilde. Sono laureato in Scienze Motorie, insegno Educazione Fisica e dirigo due centri fitness all’avanguardia. Sono stato Consigliere comunale dal 1998 al 2007, componente della Commissione Bilancio, ho presieduto la Commissione per la Gestione Integrata dei rifiuti e la Commissione d’Indagine sugli Incarichi Legali.
Sono candidato alle provinciali, e ho deciso di accogliere l’invito di Gianni a confrontarmi con voi sul mio programma del quale riporto una sintesi.

-OCCUPAZIONE E SVILUPPO
Area Defiscalizzata su tutto il Territorio Provinciale
Sviluppo Eco-Compatibile per una industria che non abbia un impatto ambientale negativo, e che non comprometta lo sviluppo Turistico ed Agricolo del territorio.
Bonifica del Territorio del tratto di mare provinciale antistante le coste di Gela e Butera, del territorio provinciale ricadente in zone fortemente inquinate.
Porto provinciale, individuando nel porto di Gela il porto di riferimento provinciale, affinché esso possa essere, finalmente, dragato ed ampliato, dando respiro alla economia dell’intera provincia.
Gestione Integrata dei Rifiuti, mettendo la mia esperienza di presidente della commissione comunale rifiuti del comune di Gela a disposizione dell’ente provinciale.

-UNIVERSITA'
Creazione di un Ente di gestione Universitario fra i comuni del sud della provincia per la gestione della logistica. Sottoscrizione di una convenzione pluriennale, con una università preferibilmente pubblica, che eroghi i servizi universitari nelle zone (soprattutto nella parte sud della provincia) che non usufruiscono (o rischiano di perdere) di servizi universitari.

-INFRASTRUTTURE
Miglioramento della rete viaria provinciale ed interprovinciale, con particolare attenzione a quelle strade con un’alta percentuale di incidenti stradali.
Ampliamento e sistemazione del porto di Gela.
Interventi sull'Edilizia Scolastica, con adeguamento di tutti gli edifici scolastici, di competenza provinciale, alla normativa in materia di sicurezza e agibilità.

-SOLIDARIETA'
Sostegno a favore delle Associazioni di volontariato operanti su tutto il territorio provinciale.
Interventi a favore dei disabili e sostegno delle classi meno abbienti.
Per chi volesse saperne di più ed in maniera dettagliata, vi invito a visitare il mio sito, in questo modo potremmo confrontarci serenamente in questo Blog.

Massimo Catalano
http://www.massimocatalano.blogspot.com/

lunedì 2 giugno 2008

Al servizio della gente.. o la gente al servizio?

Ero uscito con l’intento preciso di incontrarlo e parlare con lui.
Appena l’ho visto, mi sono presentato e gli ho subito proposto l’idea di confrontarsi sul Blog circa il suo programma politico.
Mi ha guardato, e dopo qualche secondo mi ha detto: "Ma tu… cu sì?”
A quella risposta lo salutai e mi allontanai...
Cercò di riprendersi dalla gaffe, ma ormai io ero troppo lontano per sentirlo, o troppo vicino per non far finta di non averlo sentito.
Continuai a camminare assorto nei miei pensieri quando la mia attenzione fu attratta dalla sua voce che riecheggiava dagli altoparlanti: stava tenendo un comizio in piazza.
E decisi di fermarmi ad ascoltarlo, nonostante tutto…
Non volevo scrivere questo post, ma poi mi sono imbattuto in queste parole: “sono andato a vedere e sentire il comizio di Lo Nigro, ragazzi che tristezza.... abbia espresso almeno mezza idea... il nulla, ha solo coglionato sull'altro candidato gelese, proprio lui parlava di doppio compito, lui che è ineleggibile in quanto non si è dimesso da direttore generale della provincia per non perdere nessuno stipendio, pur sapendo che anche se vincesse le elezioni, non potrebbe fare assolutamente il presidente della provincia! Mah... Aspettiamo di sentire gli altri....”.
E' stato scritto da Peppe T. su questo Blog, e ciò mi ha convinto sulla opportunità di scrivere questo post.
Questo candidato a presidente, oltre al suo comportamento censurabile nei miei confronti, ha dimostrato tutta la sua pochezza politica al comizio in questione: NON UN PROGRAMMA POLITICO, NON UNA IDEA POLITICA, NON UN PROGETTO POLITICO, NON UN PROGETTO STRUTTURALE!
Si è limitato ad attaccare i suoi avversari, a sparlare e sproloquiare su chi gli sta contendendo (?) la carica di presidente della provincia di Caltanissetta, “dimenticando” di parlare di cosa lui avrebbe fatto una volta eletto!
La sua pochezza politica e la sua totale assenza di idee è stata pari alla sua insistente e per certi versi stucchevole accusa agli altri candidati, rei, a suo dire, di aver svenduto la provincia a favore del partitismo politico.
Lui che è stato, anzi, lui che ancora E’ direttore generale della provincia, dovrebbe spiegare a tutti noi come mai la provincia di Caltanissetta da dieci anni è SEMPRE STATA ALL’ULTIMO POSTO IN ITALIA NELLA CLASSIFICA DEI SERVIZI!
Ma forse la colpa è solo nostra, siamo noi che abbiamo così poca elasticità mentale da non capire il suo programma politico. Infatti, dopo una lunga ed attenta analisi, io ho capito qual è il suo programma politico, e per venire incontro alle nostre capacità mentali, ho deciso di elencarlo di seguito, ma in forma ridotta:
· Per il Turismo: attaccare Messana;
· Per l’Agricoltura: attaccare Federico;
· Per l’Industria: attaccare Speziale.
· Per l’Istruzione: attaccare Collura;
· Per la Viabilità: attaccare Di Dio;
· Per le Politiche Sociali: attaccare Marotta.
Ed è un peccato che non ci sia più nessuno da attaccare… altrimenti il suo programma sarebbe stato molto più ampio e molto più strutturato!
Alla fine del comizio andai ancora da lui (masochista vero?), chiedendogli di dedicarmi un minuto per spiegargli la mia idea. Non credo mi abbia riconosciuto, ma coerentemente alla sua linea personale e politica (!), mi lasciò lì ad aspettare mentre baciava, abbracciava, si faceva baciare ed abbracciare dai suoi seguaci! E quando mi accorsi che ogni tanto buttava lo sguardo verso di me per vedere se ero ancora lì ad aspettarlo, decisi di andarmene…
Sono dell’idea che a parlarne bene o a parlarne male non fa differenza ai fini pubblicitari (basta che se ne parli) ecco perché in tutto ciò che ho scritto finora non ho mai menzionato il suo nome, se non quando ho riportato il commento di Peppe T.
Ma ora, parafrasando il faraone Seti I quando cacciò Mosè dall’Egitto, desidero che da adesso in poi il suo nome sia cancellato da ogni commento su questo Blog, da ogni articolo a lui riguardante, e che non venga mai più pronunciato: così sia scritto, così sia fatto!