giovedì 25 settembre 2008

Gelacontro: ecco un film già visto...

In Sicilia la famiglia è una cosa importante, sta alla base della nostra società.
E quando la famiglia è numerosa, si sa, le abbuffate sono più ingorde.
E a questa legge non scritta poteva mancare il nostro governatore?
No di certo: non sia mai farsi oscurare dalla fama del suo predecessore....
A parole annuncia rivoluzioni nella spaventosa macchina burocratica e intanto lascia i soliti noti ai loro posti, giura di ridurre da 26 a 12 le società regionali e invece non taglia mai nulla, in nome della trasparenza sceglie come assessori due noti magistrati e poi però il suo governo scivola ancora nella abbuffata dei familiari più intimi assunti per chiamata diretta...
Giovanni Ilarda, l'ex magistrato che ha annunciato una cura dimagrante per un ente pachiderma (21 mila dipendenti) e si vanta di aver ridotto in cinque mesi l'assenteismo del 57 per cento. Cobas, Sadirs, Siad e Ugl hanno fatto sapere che nelle dorate stanze della Regione è entrata da poco anche Giuliana Ilarda, 27 anni, figlia del "grande moralizzatore". Nominata dirigente, con contratto quinquennale, nell'ufficio di gabinetto di un collega di Ilarda senior, ovvero l'assessore ai Beni culturali Antonello Antinoro. Un incarico da 75 mila euro lordi annui, affidato per chiamata diretta! Una bufera che ha costretto la giovane, a dare le dimissioni dall'incarico. Ne ha dato notizia lo stesso assessore, confessando di aver commesso "una leggerezza" nel far assumere la figlia.
Ma non finisce qui.
Si prosegue con Piero Cammarata, primogenito di Diego, sindaco di Palermo, e si finisce con una Misuraca (parlamentare di Forza Italia) e Scoma (assessore di Lombardo), con Davola (ex autista di Gianfranco Micciché) e con Mineo (figlio di un deputato regionale). Quasi tutti sono negli staff degli assessori. Come Rosanna Schifani, sorella di Renato, presidente del Senato della Repubblica.
Ogni assessore può avere 25 collaboratori fra segreteria particolare e segreteria tecnica, un terzo di loro arriva da fuori l'amministrazione.
Così fan tutti. Pagando ciascuno degli 8 prescelti come dirigente 41.807 euro lordi più un'indennità di 7.747 euro e un'altra di 23.500. Come minimo, i fortunati che entrano in uno staff, portano a casa 70 mila euro!
L'esordio come governatore di don Raffaele è stato segnato da nuovi aumenti per 72 onorevoli su 90. Il parlamento ha voluto altre tre commissioni, altri "gettoni", altri incarichi e gratifiche da aggiungere ai 19 mila euro lordi di stipendio per ogni parlamentare. Totale delle spese in più per le tre nuove commissioni: 200 mila euro! Nelle stesse settimane del bonus per gli onorevoli, tutti i dirigenti dei vari assessorati sono stati valutati e promossi: dai 3 ai 15 mila euro in più per ogni burocrate...
"Il mio governo è già impegnato a tagliare gli sprechi", aveva solennemente giurato don Raffaele nel giorno. Numeri e nomi raccontano come sono andate le cose dal suo insediamento.
Studiate, ragazzi, studiate e laureatevi: il futuro è vostro!
Cioè loro...


Fonte dei dati: La Repubblica

domenica 21 settembre 2008

Gelacontro chiude per... mancanza d'acqua!!!


QUESTO BLOG ANDRA' ON LINE IN FORMA RIDOTTA PER VENIRE INCONTRO ALLE MIE CAPACITA' DI... LAVARMI!!!

sabato 20 settembre 2008

Gelacontro denuncia la beffa dell' ICI

Gli italiani che finalmente si sono scrollati di dosso l´imposta sulla casa, l'ICI, dovranno ringraziare soprattutto i siciliani!
Lo dicono i numeri.
Per compensare il gettito mancante, che ammonta a 2,5 miliardi di euro, il governo nazionale ha deciso di utilizzare 864 milioni di fondi stanziati in precedenza per l´Isola.
A conti fatti, è un terzo del budget necessario ad abolire l´Ici.
Ma questo vale solo per l´anno in corso perché, per mantenere l´abolizione dell´imposta anche nel 2009, serviranno altri 2,5 miliardi di euro. Così, verranno utilizzati ulteriori 960 milioni di fondi siciliani per nuove infrastrutture che erano stati ripartiti in annualità differenti. Il prelievo complessivo dai fondi regionali ammonta così a oltre 1,8 miliardi di euro.
Fin qui le cifre nude e crude. Ma in che modo la Sicilia verrà concretamente penalizzata? E chi subirà maggiormente gli effetti del decreto taglia Ici?
TUTTI!
Di sicuro vivono giorni di grande preoccupazione i 3.200 precari che il Comune di Palermo (i 55 milioni necessari, già stanziati in Finanziaria, sono stati infatti dirottati nel decreto per l´abolizione dell´imposta sulla casa), per non parlare degli LSU (dimenticati da tutti).
Il decreto ha portato via pure le somme destinate alla viabilità secondaria (da spendere in due anni), alla quale molto guardava la città di Gela.
Dal fondo destinato agli investimenti immobiliari per gli enti previdenziali sono stati prelevati, sempre per abolire l´Ici, 78 milioni precedentemente assegnati a Enna per la realizzazione del campus universitario. Anche l´agricoltura siciliana ha pagato il suo prezzo, esattamente 50 milioni che erano stati stanziati in favore dei viticultori danneggiati dalla peronospora, e di quegli agricoltori che, anche a Gela, erano stati colpiti dagli eventi atmosferici.
Ma spulciando l´elenco dei finanziamenti eliminati o ridotti per bilanciare il mancato gettito dell´Ici, si scoprono altre decurtazioni «siciliane». Le isole minori della regione dovranno rinunciare a 5 milioni di euro, cioè alla quota del fondo nazionale di 20 milioni che è stato cancellato.
E non sarà creato nemmeno il bosco di Gela, opera garantita da 3 milioni di euro del fondo per la forestazione, che adesso non esiste più!
I tagli al budget per le autostrade del mare costeranno alla Sicilia 2 milioni di euro, altrettanti il ridimensionamento del piano per la banda larga e un milione per le reti digitali.
Anche la sanità non è rimasta immune dall´operazione "addio Ici": è stato infatti tagliato il «fondo transitorio per le regioni con elevato disavanzo» sanitario: 14 milioni complessivi, quattro dei quali destinati all´amministrazione siciliana.
La Sicilia sta pagando un prezzo pesantissimo, è inaccettabile!
Grazie, grazie a tutti... mi sento più siciliano adesso!
Per questo, come suggerisce l 'immagine, ho in mente io una beffa...
Fonte dei dati: La Repubblica

domenica 14 settembre 2008

Gelacontro rende omaggio a don Pino Puglisi



"Màrtyres" in greco antico, "Testimone" in lingua italiana.

Ma "Martire" rende di più l'idea...

Il 15 settembre 1993 veniva assassinato, il giorno del suo 56° compleanno, don Pino Puglisi. Domani ricorre il 15° anniversario della sua... nascita!

Non sto qui a scrivere su chi sia stato don Pino Puglisi, nè su cosa abbia fatto: sventurati coloro che non lo conoscono!

Vuole solo essere un omaggio, dopo quello tributato in questo blog a Peppino Impastato, ad un altro piccolo GRANDE siciliano.

Per non dimenticare...

mercoledì 10 settembre 2008

Gela: Torre di Manfria sul viale del tramonto!

Dobbiamo davvero pensare che i gelesi -siano essi amministratori, politici, o semplici cittadini- siano insensibili agli appelli lanciati in varie forme per salvaguardare quanto di buono abbiamo nella nostra città?
Quante volte abbiamo lanciato il nostro grido di aiuto verso le istituzioni, le associazioni di categoria e persino appellandoci ai semplici cittadini per la salvaguardia della nostra Torre di Manfria?
Davvero non si riesce a capire che essa rappresenta uno dei punti forza per il rilancio del turismo a Gela?
Si che si capisce...
Ma non si capisce l’insensibilità e la sordità (dolosa o non) di chi dovrebbe ascoltare ma che invece si gira “elegantemente” dall’altra parte.
E l’eco di quel grido di aiuto muore ancor prima di giungere alle orecchie di chi dovrebbe sentire!
La Torre di Manfria
, simbolo di un turismo che stenta a decollare, sta vivendo attualmente gli ultimi periodi della sua esistenza!
Ne dubitate? Forse non l’avete vista ultimamente...
Sterpaglie dappertutto, le cui radici si insinuano sotto le fondazioni della Torre minacciandone la stabilità; stabilità resa ancor più debole dai segni del tempo, dagli agenti atmosferici e dai vandali che –vivaddio- a Gela non mancano!
La Torre di Manfria sta morendo!
Nella totale indifferenza generale...

Da qualche parte d’Italia, laddove esiste una stanza dei “bottoni”, qualcuno ha deciso di venire incontro a noi cittadini e di lanciarci una scialuppa di salvataggio.
Ma non si tratta di una scialuppa per salvare noi stessi, bensì di uno strumento in grado di salvare i luoghi a noi più cari.
E’ da qualche giorno che si vede sui canali televisivi la pubblicità a cura del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che mira a salvaguardare i beni che abbiano un minimo di interesse storico-culturale.
Perchè non provare a valorizzare l'area di Manfria attraverso l'iniziativa i "Luoghi del Cuore", promossa dal FAI?
Leggendo il regolamento sembra che il principale criterio vincolante per rientrare tra i monumenti "degni" di un salvataggio sia il numero di richieste pervenute, e se tutti i gelesi che hanno a cuore la sorte di Manfria partecipassero a questo progetto, si potrebbe fare luce sulla situazione della "frazione" e, perchè no, della città per qualcosa di diverso dalle fonti energetiche o dalla mafia. Aggiungiamo anche - questione non secondaria ma prioritaria - che quella torre DEVE essere messa in sicurezza altrimenti la prossima generazione non potrà nemmeno vederla!
Inoltre, qualche mentecatto ha provveduto a rovinare ulteriormente il monumento con la sua "espressione artistica" di writer ... sarebbe opportuno cogliere l'occasione per segnalare anche questa bruttura.
Forse un intervento del FAI potrebbe inoltre risolvere l'annosa questione su di chi sia la competenza su quella Torre, tra privati che se ne lavano le mani, e comuni che se ne infischiano... si sa che le istituzioni si muovono molto in fretta quando arrivano le telecamere!
Tutto il regolamento lo si trova al sito del FAI – I Luoghi del Cuore
http://www.iluoghidelcuore.it/
Bisogna agire in fretta perchè il termine ultimo delle segnalazioni è il 30 ottobre.



venerdì 5 settembre 2008

Gela: Linux Day 2008 al Majorana

L’istituto Majorana di Gela è stato il primo gruppo organizzatore ad essere stato iscritto, in Sicilia, al Linux Day 2008.
Il Linux Day è una manifestazione nazionale articolata in eventi locali che ha lo scopo di promuovere Linux e il software libero.
Il Linux Day è promosso da ILS (Italian Linux Society) e organizzato, localmente, dai LUG (Linux User Group) italiani e dagli altri gruppi che condividono le finalità della manifestazione.
ILS è una associazione senza scopo di lucro che dal 1994 promuove e sostiene iniziative e progetti in favore della diffusione di GNU/Linux e del software libero in Italia.
La prima edizione del Linux Day si è tenuta il 1° dicembre 2001 in circa quaranta città sparse su tutto il territorio nazionale. Il numero è notevolmente cresciuto negli anni divenendo ormai un appuntamento immancabile nel panorama del software libero italiano.
Il Linux Day 2008 si terrà sabato 25 Ottobre e si svolgerà in maniera parallela in molte città italiane. Esso si rivolge principalmente al grande pubblico. L'accesso alla manifestazione è libero e gratuito, in ogni sua parte e momento. La manifestazione non è, in alcun modo, legata ad attività di gruppi politici, religiosi o di qualunque altro tipo, che non perseguano le finalità della manifestazione stessa, ossia la diffusione del software libero.
La pagina del Linux Day è: http://www.linuxday.it/
Il Majorana di Gela ha adottato il software libero nei propri laboratori informatici ed è, probabilmente, una delle poche, se non l’’unica, scuola del meridione d’Italia a condurre una politica di diffusione del software libero, soprattutto, ma non solamente, a livello di pubblica amministrazione. La promozione ha il suo punto di forza nel WEB ed il sito dell’Istituto Majorana è, ormai, diventato punto di riferimento nazionale per quanti si avvicinano al software libero. Esso offre, gratuitamente, manuali e video guide a quanti vogliono iniziare, o almeno provare, ad entrare in questo meraviglioso nuovo mondo che considera il software e quindi l’informatica, quale strumento al servizio dell’umanità e liberamente fruibile. Il nostro sito, ormai, riceve molte migliaia di visite al giorno con decine di migliaia di pagine giornalmente lette, in progressivo e costante aumento. Segno, questo, di un apprezzato impegno continuo e efficace nel campo dell’informatica e del software libero e/o gratuito.
In particolare, una speciale attenzione la dedichiamo a quanti sono alle prime armi, affinché possano entrare nel mondo del software libero con facilità, amichevolmente e senza traumatici impatti iniziali.
Con questa mentalità ed intento, lavoreremo ed espleteremo la giornata del Linux Day.
Prof. Antonio Cantaro

lunedì 1 settembre 2008

Gelacontro: L’ultimo fallimento dell’eolico, ora le pale aumentano lo smog! E non solo...



Mi scrive Romina, un'utente del blog:

«Più energia eolica ma anche più Co2 in atmosfera»:
è il titolo della terza pagina di Le Monde del 14 febbraio.
Rivela lo studio della Federazione francese dell'ambiente sostenibile - la quale si è accorta che a dispetto dei 18 Gw (gigawatt) eolici (18mila turbine alte 100 metri) installati in Germania e dei 10 Gw eolici installati in Spagna, negli ultimi 5 anni le emissioni tedesche di Co2 sono aumentate dell'1,2% e quelle spagnole del 10,4%!!!
«L'eolico è un colossale inganno economico ed ambientale», conclude lo studio francese!!!
Per fortuna che almeno Oltralpe non ci sono personaggi politici con la faccia tosta dei nostri...
Il direttore del Centro delle energie rinnovabili, tale Raphaël Claustre, ha ammesso:
«Una cosa è certa, se non si riducono i consumi d'energia l'eolico non serve a niente»!
Bella forza, se la si smette di pretendere di avere energia anche l'aria fritta è buona...
E un recente rapporto della E.On tedesca - la principale installatrice di parchi eolici in Germania - lo afferma chiaro e tondo: «Dovremmo avere almeno 24mila turbine eoliche per sperare di chiudere un impianto convenzionale»!
Ci voleva molto a capirlo?
No, se solo si capiscono due cose sull'uso che fa l'umanità dell'energia.
La prima è che la parola-chiave in questo uso è la parola «potenza» e non la parola «energia»: se si erogano 1 kWh di energia con la potenza di 100 W, una lampadina da 100 W sta accesa per 10 ore; se si erogano 1.000 kWh alla potenza di 1 W avrete consumato mille volte più energia ma la lampadina sarà rimasta spenta...
Quando il vento non soffia le pale non girano, e non si aggiunge alcuna potenza al sistema elettrico, esattamente come non si aggiunge alcuna luminosità ad un locale dotato di lampadine potentissime ma spente.
La seconda cosa da capire è che l'energia elettrica è un bene particolarissimo: se ne deve produrre tanta quant'è la domanda, e deve essere prodotta quando richiesta, sennò il sistema va in blackout!
Quando il vento non soffia e la popolazione richiede energia, questa deve essere erogata dagli impianti convenzionali. E succede che il vento non soffi?
Caspita, se succede: nell'anno 2004 il massimo della potenza dei venti in Germania occorse alle 9.15 del 25 dicembre, quando si registrò una potenza di 6 Gw; dopo appena 10 ore si ridusse a 2 Gw, sin quasi ad annullarsi a mezzogiorno del giorno dopo. La differenza fu compensata dagli impianti convenzionali (oltre il 50% dell'elettricità tedesca è prodotta dal carbone e oltre il 30% dal nucleare).
Peggio ancora: il vento non ci fa la cortesia di informarci quando decide di soffiare secondo i nostri desideri. Un dispetto, questo, che può costare molto caro se i venti non sono monitorati con quella cura che - recita la leggenda metropolitana - solo i tedeschi avrebbero...
Infatti, il 4 novembre 2006 mezza Europa fu colpita da un blackout causato dalla incapacità dei tedeschi a star dietro ai capricci dei loro venti: in Italia se ne sentirono gli effetti fino in Puglia!!!
Cosa fa, allora, il vento quando soffia e le pale girano? Fa risparmiare combustibile convenzionale e nulla più!
Quanto? L'aritmetica è facile: per produrre 1 Gw-anno di energia elettrica l'anno sono necessarie 6.000 turbine che costano più di 6 miliardi e durano 20 anni, alla fine dei quali saranno stati prodotti 20 Gw-anno di elettricità. Per produrre i quali, però, basterebbe meno di 1 miliardo di euro in combustibile nucleare: non mi sembra che sia necessaria la consulenza di uno scenziato per comprendere che spendere più di 6 miliardi subito per risparmiare meno di 1 miliardo in 20 anni non sia il massimo della furbizia...
Ecco perché è necessario che l'eolico sia sovvenzionato in modo abnorme col denaro delle nostre tasse.
Ed ecco perché il settimanale tedesco Der Spiegel lo ha definito «la meglio sovvenzionata distruzione dell'ambiente»!!!
E se ci aggiungiamo l'inquinamento "visivo"...
Romina
Fonte: Il Giornale