domenica 21 dicembre 2008

Eccone un altro...

Eccolo... ne arriva un altro!
Arriva di nuovo, pian piano, a nostra insaputa, l'infido Natale si avvicina di nuovo, e senza che nessuno lo abbia invitato!
Bisognerebbe prendere tutte le lucine di Natale, gli abeti, gli addobbi, l'atmosfera natalizia, e le persone che ballonzolano felici spendendo i loro risparmi in stupidi regali e buttare il tutto in un gigantesco tritarifiuti!
Natale è la festa di Dio!
Vi dice niente? Il nostro salvatore... e che uno ci creda o meno rimane pur sempre quello il motivo di questa festività! Per cui presupponiamo che sia festeggiata solo dai cattolici, cosa cavolo c’entra il culto dei regali?! Dobbiamo proprio farceli? Posso capire un regalo simbolico ai bambini, ma a meno che Gesù non avesse in progetto di aprire un centro commerciale, dubito che abbia predicato di spendere... spendere... spendere!
E gli addobbi? L'albero? Il presepe? E tutte le altre cose inutilmente indispensabili? Sono solo ed esclusivamente delle cazzate!
E se qualcuno avesse la buona curanza di informarsi sulle radici di queste tradizioni (non nostre!) capirebbe che non c'entrano niente con la nascita di Gesù: il Natale prende spunto da una festività pagana! Il 25 dicembre si festeggiava il dio Sole...
Il cenone posso anche capirlo, ma solo perchè, da che mondo è mondo -anche se io non sono d'accordo- quando si festeggia inevitabilmente si mangia fino a scoppiare... Minchia che crisi! Religione a parte, arriva il Natale e tutti sono ilari e felici... Ma chi? chi lo era già prima, forse... Ma chi non lo era prima non lo sarà nemmeno durante il Natale, anzi!
Sveglia!
E’ tutto uno schifo! I problemi non spariscono se li ignori intonando canti natalizi! Gli uccellini non cinguettano per l’occasione! L'aria non è piena d'amore! E non esiste nessun omino panciuto, vestito dei colori della coca-cola, che verrà insieme alle sue renne volanti (?!) a portarvi i regali mentre voi ve ne dormite tranquilli nei vostri lettucci dopo aver fatto chissà quante buone azioni! Al massimo arriverà qualche ladro (e qui evito di fare l'elenco per non passare anche da razzista) che vi svaligerà casa e dovrete ringraziare se vi lascerà in vita... O arriverà qualcuno che vi brucerà la macchina. L'ennesima! Se non arriverà qualche notizia che ti scombussolerà la vita e minerà tutte le tue (pseudo) certezze su cui hai poggiato tutta la tua esistenza!
E ti ritroverai a ricominciare tutto da zero! Anzi, da -40...
Tutti gli anni siamo quasi obbligati a stare allegri e ad essere più buoni in nome di cosa? Di una festa pagana adottata dai cattolici e fatta crescere dal consumismo!
Fanculo il Natale!
Morale della favola: basta con tutte queste cazzate! Se proprio dobbiamo festeggiare il Natale, facciamolo, ma facciamolo come ricorrenza della nascita di Gesù, altrimenti spostiamolo o sostituiamolo con la "festa del materialismo" allora potrete riavere tutte le inutili cose che vi hanno regalato e che avete regalato!
No, non fate quella faccia: arriva un momento (uno dei tanti) nella vita di un uomo in cui si sente il bisogno di chiamare le cose con il loro nome...
E non crediate che questo sia soltanto uno sfogo: è una riflessione ponderata, maturata in molto, molto tempo, da troppe, troppe cose che ho visto, e da tanti, tanti schiaffi in faccia presi...

sabato 13 dicembre 2008

Cos'è la Destra? Cos'è la Sinistra?

Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra, è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Fare il bagno nella vasca è di destra far la doccia invece è di sinistra, un pacchetto di Marlboro è di destra di contrabbando è di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Una bella minestrina è di destra il minestrone è sempre di sinistra, tutti i film che fanno oggi son di destra se annoiano son di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Le scarpette da ginnastica o da tennis hanno ancora un gusto un po' di destra, ma portarle tutte sporche e un po' slacciateè da scemi più che di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
I blue-jeans che sono un segno di sinistra con la giacca vanno verso destra, il concerto dello stadio è di sinistra i prezzi sono un po' di destra.
Ma cos’è la destra cos’è la sinistra
I collant sono quasi sempre di sinistra
il reggicalze è più che mai di destra
La pisciata in compagnia è di sinistra
il cesso è sempre in fondo a destra
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
La piscina bella azzurra e trasparente è evidente che sia un po' di destra, mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare son di merda più che sinistra
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
L'ideologia, l'ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia, è la passione, l'ossessione della tua diversità che al momento dove è andata non si sa dove non si sa dove non si sa.
Io direi che il culatello è di destra la mortadella è di sinistra,
se la cioccolata svizzera è di destra
la nutella è ancora di sinistra
Ma cos’è la destra cos’è la sinistra
Il pensiero liberale è di destra
ora è buono anche per la sinistra
Non si sa se la fortuna sia di destra
la sfiga è sempre di sinistra
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Il saluto vigoroso a pugno chiuso è un antico gesto di sinistra, quello un po' degli anni '20, un po' romano è da stronzi oltre che di destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
L'ideologia, l'ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché con la scusa di un contrasto che non c'è se c'è chissà dov'è se c'è chissà dov'è.
Tutto il vecchio moralismo è di sinistra
la mancanza di morale è a destra
Anche il Papa ultimamente è un pò a sinistra
e demonio è ancora andato a destra
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
La risposta delle masse è di sinistra col destino di spostarsi a destra, son sicuro che il bastardo è di sinistra mentre il figlio di puttana è a destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Una donna emancipata è di sinistra riservata è già un po' più di destra, ma un figone resta sempre un'attrazione che va bene per sinistra e destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra, è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Destra-sinistra Destra-sinistra Destra-sinistra Basta!

Giorgio Gaber

lunedì 8 dicembre 2008

Gela: Etica e riformismo

In risposta al post "Gela: niente politica senza etica", dal coordinatore cittadino del ReD riceviamo e pubblichiamo:

“Al Sud c’è una grave crisi morale” questo è l’ultimo e significativo messaggio del Presidente della Repubblica e riguarda purtroppo anche noi.
La fiducia per un grande progetto di cambiamento, per un partito dei cittadini e per i cittadini, per un partito di rinnovamento sociale e politico, dispiace affermarlo, è stata indebolita, se non addirittura delusa e particolarmente nelle nostre realtà.

In Sicilia questo vuoto si è raffigurato nelle sue più stridenti contraddizioni economiche, sociali e culturali in un classe politica non all’altezza. Il progetto di costruire un futuro meno incerto per le generazioni presenti e future è stato profondamente svilito e le giuste attese sono state completamente ignorate, il tutto aggravato dalle politiche di un governo nazionale e regionale lontano dai reali bisogni dei cittadini.
Nel PD la questione morale, i grandi principi dell’impegno politico, la progettazione del futuro sono state dimenticate in nome di un vuoto culturale e sociale che ha messo al primo posto le sirene dell’egoismo, la fame di potere, la difesa di interessi particolari. Molte volte alcuni nostri rappresentanti nelle istituzioni locali vengono indicati o percepiti come corresponsabili di spartizioni e di sprechi, veri favoreggiatori di illegalità morale.
Ma noi non vogliamo arrenderci , crediamo nella nostra storia , nelle nostre idee.
Non ci rassegniamo al vuoto di valori, all’appiattimento morale , ai “cacicchi” della politica.
Crediamo in un Partito Democratico protagonista della costruzione di un’altra Italia.
Crediamo in una politica dove solidarietà, giustizia sociale , difesa degli ultimi siano riferimenti essenziali, dove confronto e partecipazione alle scelte complessive per lo sviluppo di un territorio siano l’espressione autentica di un nuovo riformismo che vuole guardare avanti.
Crediamo ancora in un partito che sia riferimento in termini di valori e di indirizzi, che contrasti gli egoismi in nome di un interesse collettivo.
Un partito più attento ai bisogni giovanili, che cambi decisamente rotta, ponendo al centro di tutto il rinnovamento etico, non solo generazionale.
Un partito che traduca la passione politica e sociale (quella vera, non quella arrogante ed opportunistica) dei giovani, cioè di quelle energie fresche e preparate che intendono affermare il loro diritto di rappresentanza, in una partecipazione effettiva ad impegni direttivi ed istituzionali.
Un partito i cui dirigenti, non più cooptati o lottizzati ma eletti democraticamente, dovranno confrontarsi per cambiare questa politica e credere che la politica pulita e trasparente debba sempre prevalere, per questo bisogna far sentire la gente parte attiva e protagonista a tutti gli effetti di un partito, senza essere “catalogati” o utilizzati in nome di promesse illusorie o solo per ambigui fini personali.
Nel Partito Democratico ed in generale nel centro sinistra di Gela questo malessere esiste e non può essere negato né sottovalutato e l’Associazione ReD vuol essere un modo, un contributo per risolverlo e ricomporlo. Saremo presenti per avviare un serio confronto tra politica e società, tra politica e cultura rilanciando i valori etici della appartenenza, attraverso iniziative che mettano in primo piano i cittadini, i loro bisogni e soprattutto il loro futuro.
Il coordinatore cittadino del ReD
Emanuele Sanzo

giovedì 4 dicembre 2008

Quando al potere c'erano rigore e modestia

Eletto consigliere comunale per poi dimettersi per far "scalare" la lista.
Eletto deputato regionale.
Eletto presidente della provincia regionale di Caltanissetta.
In poco tempo ha vinto tutte le competizioni alle quali si è presentato.
Forse spinto da un più che giustificabile senso di colpa, l’on. Pino Federico, presidente della provincia di Caltanissetta e deputato regionale, ha deciso di rifiutare lo stipendio da presidente della provincia.
Gesto nobile, che in pochi, forse nessuno, avrebbe sognato di fare, segno che i soldi non rappresentano l’unica discriminante della sua vita, politica e non.
Rinunciare a quei soldi, praticamente lavorare gratis, non è una scelta che in molti avrebbero fatto, anzi.
Beh, lavorare gratis proprio no...
Ricordiamoci che pur sempre percepisce lo “stipendio” di deputato regionale, il quale non è proprio quello di un operaio o di un impiegato, né tantomeno quello di un presidente della provincia...
Il parlamento siciliano è composto da 90 deputati, i quali hanno a disposizione un budget di 22 miliardi di euro all’anno!
I soldi ci sono... in compenso mancano i servizi!
Ed ecco che nascono le migliaia di aspiranti politici che hanno capito come vivere bene senza fare grandi fatiche.
Un esempio? Un deputato semplice all’Ars ha diritto ad una indennità di 7.800 euro netti, a cui si aggiunge una diaria di 4.000 euro, 1.000 euro di rimborso spese, 700 euro fra spese telefoniche e viaggi e 4.700 euro per i portaborse!
E stiamo parlando di cifre mensili...
Vi gira la testa? prendete un'aspirina perchè nono ho ancora finito.
Infatti, visto che queste sono solo indennità, veniamo ai privilegi: la pensione sarà computata al 100% dell’ultima indennità se il deputato è riuscito ad arrivare almeno a 2 anni e 1\2 di presenza all’Ars (c’è chi ci resta per vent’anni...); le spese sanitarie in Italia e all’estero sono pagate a vita per il deputato e per i familiari!
E c’è gente che fa i “viaggi della speranza” per potersi curare...
Lo stesso vale per i mezzi di trasporto, gli ingressi nei teatri e nei musei e hotel.
Facendo quattro conti, 260.000 euro per 518 ore di sedute in 5 anni, di cui 130 sedute sospese dopo 5 minuti di “lavori”...
Questo per un deputato regionale “semplice”, che non abbia cioè alcun incarico, alcuna commissione...
Un bell’investimento per chi va a votare per portare avanti i propri diritti!
Bella forza, a queste condizioni anch’io avrei rinunciato al mio stipendio di presidente della provincia. Sono circa, euro più euro meno, 40.000 euro al mese per un deputato regionale.
Che dite? Gli serviranno davvero tutti?
Magari ricordatevelo quando ne incontrate uno, anzi, magari chiedeteglielo se gli servono davvero tutti.
C’era una volta un presidente della Repubblica che, a fine anno, restituiva ciò che del suo appannaggio non gli era servito, cosa che con nessun’altro si sarebbe ripetuta.
Era lo stesso presidente che, quando in un’alba dell’11 maggio del ’48, incontrò Giulio Andreotti (si, già c’era...) che lo voleva eletto replicò timidamente che una caduta dal tram lo aveva reso claudicante e dunque privo “della prestanza fisica necessaria per le pubbliche cerimonie”. Era il primo presidente dell’Italia repubblicana, Luigi Einaudi appunto. Settant’anni fa.
Historia magistra vitae.
Fonte cifre: Vision

lunedì 1 dicembre 2008

Presto... che è tardi!

C'è una selvatichezza tutta indiana, tipica del sangue pellerossa, nel modo con cui gli americani anelano all'oro; e il loro furibondo lavoro senza respiro - il vizio peculiare del nuovo mondo - comincia già per contagio a inselvatichire la vecchia Europa e a estendere su di essa una prodigiosa assenza di spiritualità. Ci si vergogna già oggi del riposo, il lungo meditare crea quasi rimorsi di coscienza. Si pensa con l'orologio alla mano, si vive come uno che continuamente «potrebbe farsi sfuggire» qualche cosa. «Meglio fare una qualsiasi cosa che nulla» - anche questo principio è una regola per dare il colpo di grazia a ogni educazione e ogni gusto superiore. La prova di ciò sta nella grossolana chiarezza oggi pretesa ovunque, in tutte le situazioni in cui l'uomo vuol essere onesto con l'uomo, nei rapporti con amici, donne, parenti, bambini, insegnanti, scolari, condottieri e principi: non si ha più tempo né energia per il cerimoniale, per i giri tortuosi della cortesia, per ogni esprit nella conversazione, e sopratutto per ogni otium. Poiché la vita a caccia di guadagno costringe continuamente a prodigarsi fino all'esaurimento in un costante fingere, abbindolare o prevenire: la virtù vera è ora fare qualcosa in minor tempo di un altro e così ci sono molto raramente ore di consentita onestà; in queste, tuttavia, si è stanchi e non ci si vorrebbe soltanto lasciare andare, ma buttare distesi pesantemente in lungo e in largo. [...]
Se esiste ancora un piacere nello stare in società e nelle arti, è un piacere quale se lo sanno procurare schiavi stremati dal lavoro. Che vergogna, questa parsimonia della «gioia» nei nostri uomini colti e non colti!
[Friedrich Nietzsche]
La filosofia ha il potere di rimanere attuale anche se ciò che è stato scritto risale a molti anni fa.
Correre, salutare velocemente, bere un caffè in fretta, sfogliare i titoli dei giornali per poi farsi raccontare le notizie per non perdere tempo: stiamo diventando come i milanesi...
Chi ha più il tempo di coltivare le amicizie? forse, direte voi, di tempo ce n’è e anche tanto, vista la scarsità del lavoro, ma siete davvero sicuri?
Fatevi un giro in questi giorni: sono tutti impazziti per comprare regali di Natale che nessuno ha il tempo di scambiare due chiacchiere: devono portare il bimbo in piscina, la bimba a danza, la moglie in palestra e noi abbiamo la partita di calcetto. La sera andiamo a farci una birra al bar? macchè... c’è la champions!
La gente che trovi in giro nei bar, nei circoli, è quella gente che lì non dovrebbe propri esserci: studenti liceali e universitari! E giù a dire “ai miei tempi non era così”. Si che era così! Adesso si esce di più e dunque ce ne accorgiamo di più!
Poi fanno i convegni sui giovani e la politica, sui giovani e la società, sui giovani e la religione, e chi ci và è soltanto la gente che ha organizzato il tutto, accompagnato da... amici e parenti!
Viviamo in un mondo di finzione! E molti di noi ci credono veramente...
Perchè dico tutto questo?
Mi sono rotto che ogni anno, sotto le feste di Natale, tutti sono presi da una sorte di indulgenza plenaria per la quale bastano dei piccoli gesti a (far) dimenticare un anno di merda per sè e per gli altri!
Recitiamo tutto il giorno, chi al lavoro, chi a scuola, chi all’università, chi cercando un lavoro, e alla fine non riusciamo più a distinguere la finzione dalla realtà.
Chi cerca di uscirne, chi cerca di venire a galla da questo fango si ritrova più infangato di quanto vi è entrato, contaminato da idee pseudopolitiche non sue, da propagande trionfanti ma effimere e ci si illude che, stavolta, tutto cambierà.
Ma come diceva G. Tomasi di Lampedusa:Occorre che tutto cambi per rimanere tutto com’è”!
A volte è bello smettere di correre, ed il fermarti a pensare ti fa sentire... vivo!