giovedì 4 dicembre 2008

Quando al potere c'erano rigore e modestia

Eletto consigliere comunale per poi dimettersi per far "scalare" la lista.
Eletto deputato regionale.
Eletto presidente della provincia regionale di Caltanissetta.
In poco tempo ha vinto tutte le competizioni alle quali si è presentato.
Forse spinto da un più che giustificabile senso di colpa, l’on. Pino Federico, presidente della provincia di Caltanissetta e deputato regionale, ha deciso di rifiutare lo stipendio da presidente della provincia.
Gesto nobile, che in pochi, forse nessuno, avrebbe sognato di fare, segno che i soldi non rappresentano l’unica discriminante della sua vita, politica e non.
Rinunciare a quei soldi, praticamente lavorare gratis, non è una scelta che in molti avrebbero fatto, anzi.
Beh, lavorare gratis proprio no...
Ricordiamoci che pur sempre percepisce lo “stipendio” di deputato regionale, il quale non è proprio quello di un operaio o di un impiegato, né tantomeno quello di un presidente della provincia...
Il parlamento siciliano è composto da 90 deputati, i quali hanno a disposizione un budget di 22 miliardi di euro all’anno!
I soldi ci sono... in compenso mancano i servizi!
Ed ecco che nascono le migliaia di aspiranti politici che hanno capito come vivere bene senza fare grandi fatiche.
Un esempio? Un deputato semplice all’Ars ha diritto ad una indennità di 7.800 euro netti, a cui si aggiunge una diaria di 4.000 euro, 1.000 euro di rimborso spese, 700 euro fra spese telefoniche e viaggi e 4.700 euro per i portaborse!
E stiamo parlando di cifre mensili...
Vi gira la testa? prendete un'aspirina perchè nono ho ancora finito.
Infatti, visto che queste sono solo indennità, veniamo ai privilegi: la pensione sarà computata al 100% dell’ultima indennità se il deputato è riuscito ad arrivare almeno a 2 anni e 1\2 di presenza all’Ars (c’è chi ci resta per vent’anni...); le spese sanitarie in Italia e all’estero sono pagate a vita per il deputato e per i familiari!
E c’è gente che fa i “viaggi della speranza” per potersi curare...
Lo stesso vale per i mezzi di trasporto, gli ingressi nei teatri e nei musei e hotel.
Facendo quattro conti, 260.000 euro per 518 ore di sedute in 5 anni, di cui 130 sedute sospese dopo 5 minuti di “lavori”...
Questo per un deputato regionale “semplice”, che non abbia cioè alcun incarico, alcuna commissione...
Un bell’investimento per chi va a votare per portare avanti i propri diritti!
Bella forza, a queste condizioni anch’io avrei rinunciato al mio stipendio di presidente della provincia. Sono circa, euro più euro meno, 40.000 euro al mese per un deputato regionale.
Che dite? Gli serviranno davvero tutti?
Magari ricordatevelo quando ne incontrate uno, anzi, magari chiedeteglielo se gli servono davvero tutti.
C’era una volta un presidente della Repubblica che, a fine anno, restituiva ciò che del suo appannaggio non gli era servito, cosa che con nessun’altro si sarebbe ripetuta.
Era lo stesso presidente che, quando in un’alba dell’11 maggio del ’48, incontrò Giulio Andreotti (si, già c’era...) che lo voleva eletto replicò timidamente che una caduta dal tram lo aveva reso claudicante e dunque privo “della prestanza fisica necessaria per le pubbliche cerimonie”. Era il primo presidente dell’Italia repubblicana, Luigi Einaudi appunto. Settant’anni fa.
Historia magistra vitae.
Fonte cifre: Vision

9 commenti:

fabio pass.. ha detto...

e pensare che c'è gente che pur lavorando 10 ore al giorno onestamente non riesce ad arrivare alla fine del mese,è vergognoso sapere che i politici guadagnano tutti questi soldi (non meritati) sulle spalle di quei contribuenti che anche se non arrivano al fine mase pagano le tasse.questo e lo stato italiano che permette questi sopprusi

falco ha detto...

E non dimenticare, caro Fabio, la "faccia d'Angelo" dei nostri deputati regionali quando ti vedono e ti dicono "lo so che non si puo campare più!"
HANNO LA FACCIA COME IL CULO !!!!!
E ti vengono a cercare alle elezioni successive per mantenere quello stile di vita che NOI gli permettiamo di avere! Mentre i nostri cari, i nostri familiari si svenano e a volte muoiono per delle cure che non possono ricevere, questi qua hanno cure mediche GRATIS PER SE E PER LA PROPRIA FAMIGLIA!
DITEMI SE NON E' MAFIA QUESTA!!!!
Perchè nessuno gli rinfaccia queste cose?
Cazzo, altro che indigeni con l'anello al naso, qui siamo proprio aborigeni ignudi e divoratori di carne cruda!!!

peppet ha detto...

diciamo caro gianni che l'esempio che hai preso non è dei più felici,
prchè in questo periodo gli attacchi ai privilegi della classe politica sono all'ordine del giorno specialmente in un periodo di vacche magre, una cosa che ho notato che almeno questo presidente lavora come si deve, e forse visto la professione che faceva non è solo per i soldi che lo fà,
lungi da me difendere i privilegi dei politici ma almeno se sono bravi amministratori li meritano quello che guadagnano.
chi può negare che il sindaco di gela abia portato la questione antiracket in una città dove era consuetudine, oppure di un presidente della provincia che dopo soli 6 mesi presenta e si fà approvare in mezza seduta un piano triennale delle opere pubbliche come mai la provincia di caltanissetta ne aveva avuto? io penso che tutto sommato proprio nel nostro territorio ci siano delle novità, data la violenza cruda con cui è stato sempre trattato, risale oggi agli occhi di tutti lo squallore urbanistico ed ambietale principalmente.
mi fà ben sperare anche la passione con cui consiglieri comunali come Nastasi e qualche altro lottino per i diritti dei cittadini e per l'ambiente, forse saranno solo delle eccezioni ma meno male che ci sono.

Antonio ha detto...

Minchia che sviolinataaaaa!!!
Forse è vero (forse!) che l'esempio di Pino Federico non si addice, ma credo sia soltanto lo spunto per parlare dei privilegi della classe politica quando il resto dei lavoratori (!) privilegi non ne ha.
Io sono dell'idea che dovremmo TUTTO spogliarci della nostra appartenenza politica (tutti ce l'abbiamo) e dire le cose come stanno. Se Gianni ha una dote è quella di criticare politici sia di destra che di sinistra (lo dimostrano i suoi post) ma i commenti vanno in base a chi li scrive: al nome corrisponde un colore politico. Mi ci metto anch'io...
Ragazzi, liberiamocene, non si possono servire due padroni...
Buona notte a tutti :-)

peppet ha detto...

non è una sviolinata ma il vedere il bicchiere mezzo pieno,
i signori che ho citato non li conosco neppure personalmente, quindi figurati.

peppet ha detto...

non è una sviolinata ma il vedere il bicchiere mezzo pieno,
i signori che ho citato non li conosco neppure personalmente, quindi figurati.

fabio pass.. ha detto...

il fatto che lavorino bene non li giustifica nel guadagnare tutti quei soldi alla faccia dei contribuenti. bisogna avere rispetto e non approfittarsene.

Gianni Marchisciana ha detto...

Tengo a precisare una cosa: questo post non vuole essere contro Pino Federico, persona la quale io personalmente stimo molto, ma vuole essere contro l'enorme sperpero di denaro, di vantaggi, di indennità che ha questa gente a scapito di chi sulle proprie spalle porta avanti o cerca di portare avanti una famiglia dignitosamente.
L'esempio della rinuncia di Pino Federico allo stipendio da presidente era solo lo spunto per arrivare a chiarire la quantità di denaro che entra nelle tasche di un deputato regionale e all'enorme volume dei privilegi che ottiene!
Lungi da me il criticare l'on. Federico.
L'unica cosa che concedo è la frase che ho scritto in cui affermo che a queste condizioni anch'io avrei rinunciato a cuor leggero allo stipendio da presidente della provincia! E questo non è confutabile!
Ma rimane il fatto che, come dice anche Fabio Pass., il lavorare bene non giustifica IN ALCUN MODO il guadagnare così tanto!!!
E' UNA QUESTIONE DI RISPETTO...

Anonimo ha detto...

A proposito di Federico Pino, cliccate su:


http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/41256/inchiesta-clan-madonia-indagato-voto-scambio-presidente-della-provincia-caltanissetta-giuseppe-federico.htm