giovedì 21 febbraio 2008

Gela: torre di Manfria, che fare?

Visto che siete stati in tanti a chiederlo, inserisco questo nuovo post che ha come oggetto Manfria, la sua torre, e i beni culturali in genere della nostra città. Manfria, all'inizio nata come zona residenziale pressochè esclusivamente balneare, si è via via trasformata nel tempo in zona residenziale abitativa. Da anni ormai gli abitanti di quella zona lottano con l'amministrazione comunale ingaggiando un braccio di ferro esasperante affinchè gli venga riconosciuto lo status di frazione. Gli sviluppi di questa vicenda sono stati ampiamenti trattati in un post precedente dal titolo "Gela, Manfria diventa frazione, anzi no"
(http://gelacontro.blogspot.com/2008/01/gela-manfria-diventa-frazione-anzi-no.html), poi successivamente replicato dal presidente del comitato frazione di manfria Carmelo Tandurella (http://gelacontro.blogspot.com/2008/01/gela-il-comitato-frazione-manfria.html), e culminati con l'articolo che il quotidiano "La Sicilia" ha dedicato alla questione (http://gelacontro.blogspot.com/2008/01/ha-fatto-breccia-la-tenacia-con-la.html).
Dopo la dichiarazione dell'assessore Nuara ("ho verificato la normativa: Manfria non ha i requisiti di legge per diventare frazione e il Comune non ha i soldi per decentrare tutti i servizi"), mi son chiesto come e quando si sono accorti che mancavano i soldi per la promozione di Manfria da contrada a frazione, e in base a quale bilancio (consuntivo o preventivo) e di quale anno è nata la necessità di annullare tale promozione. Al che, io e alcuni soci della Vox Populi, siamo andati all'Ufficio delle Entrate per richiedere il Bilancio Comunale. Ebbene, l'ostruzionismo che regnava dentro quegli uffici, e la mal celata omertà di darci le informazioni necessarie per richiedere il bilancio comunale ci ha indisposti, e non poco. Ci siamo sentiti rispondere, tra le altre cose (cito testuali parole): "ma a voi a cosa serve?; non so se è possibile; ditemi prima che ci dovete fare, e poi vi dico se è possibile!!!!!" E, vista la notra insistenza, hanno tentato di scoraggiarci dicendoci che il bilancio è formato da migliaia di pagine racchiuse in faldoni, e che ci sarebbero occorsi mesi per consultarlo tutto, dunque sarebbe stato inutile nemmeno averlo, ma anche solo richiederlo!
E' QUESTA E' LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA DI CUI QUALCUNO SI VANTA?
Non si era detto che il sito del comune di Gela era nato per la trasparenza amministrativa? l'ultimo aggiornamento di quel sito risale al giorno dello spoglio elettorale delle amministrative dell'anno scorso! Ma questa è un'altra storia di cui ci occuperemo in seguito...
Volevo portare a conoscenza di questo fatto un po più tardi, quando saremmo riusciti ad ottenere il famigerato bilancio comunale, ma, viste le vostre insistenze e il vostro interesse per il bene culturale che manfria e la sua torre rappresentano, ho voluto farlo adesso. Naturalmente noi non ci siamo arresi, e ulteriori sviluppi saranno resi noti in seguito.
Dopo aver puntualizzato ciò, sono d'accordo con voi sul valorizzare manfria e la sua torre e di inserirla negli itinerari turistici non solo di Gela, ma anche del comprensorio e di tutta la sicilia e oltre. Domanda: ma non sarebbe più opportuno che di questo se ne occupasse la Pro Loco? di cosa si occupa la pro loco se non di valorizzare le risorse del loco? che sia giunto il momento dell'istituzione di una pro loco seria e attiva? che abbia, tra le altre cose che le competono, il compito di far conoscere le nostre bellezze e, non solo la torre di manfria, ma il museo con annesso il parco delle rimembranze, le mura timoleontee, il Castelluccio, e di esportare il loro valore e la loro bellezza anche in itinerari diattici, o in percorsi culurali, o, ancora in percorsi eno-gastronomici.
A questo punto, a mio modo di vedere, si aprono due strade: o sollecitiamo la Pro Loco ad attivarsi un pò di più e più seriamente, che riesca ad inserire i luoghi culturali di Gela negli itinerari nazionali, o proviamo ad impegnarci noi come associazione (ma anche simpatizzanti, blogger, o semplici interessati alla questione) di intraprendere una lotta, un cammino in questa direzione.
Certo, mi rendo conto che il progetto è ambizioso è che la strada è tortuosa e in salita, e che, soprattutto, non posso farcela io da solo, ma devo confessare che la cosa mi stimola parecchio, e l'entusiasmo unito all'interessamento vostro per tutta la questione mi fa ben sperare.
All'inizio della vita di questo blog, qualcuno faceva osservare che non bastava criticare e giudicare, ma bisognava proporre, bisognava confrontarci, e bisognava mettersi in gioco.
Ebbene, qui dopo aver litigato, dopo esserci scontrati (a volte a malo modo), abbiamo, anzi, avete fatto delle proposte molto serie, ci siamo confrontati e... adesso?
Avete delle proposte alternative?
O raccogliamo la sfida?

giovedì 14 febbraio 2008

Gelacontro e Vox Populi promuovono un sondaggio popolare

Per Anni abbiamo assistito al susseguirsi di politici ed amministratori animati di buoni propositi e intenzionati a risolvere i problemi della nostra città. Per anni, questi stessi politici e amministratori, hanno parlato dei vari problemi che affliggono la nostra città elencandoli uno ad uno davanti alle telecamere, sui giornali, ai comizi. Per anni noi li abbiamo ascoltati aspettando che finalmente qualcuno di questi problemi venisse risolto. Siamo stanchi di sentirci dire quali sono i problemi della nostra città! Li conosciamo tutti! Non abbiam bisogno di gente che elenchi i nostri problemi... abbiam bisogno di gente che elenchi le soluzioni!!!
I politici nel tempo hanno assunto il ruolo di unici depositari dei segreti racchiusi nei problemi e nelle soluzioni... senza nemmeno consulatrci!!! Sanno già come risolvere un problema riguardante un quartiere senza prima consultare la gente di quel quartiere; sanno gia come risolvere i problemi delle scuole senza prima consultare le scuole; sanno già come risolvere i problemi dei giovani senza consultare i giovani stessi! COME SI FA A RISOLVERE I PROBLEMI DELLA GENTE SENZA CHIEDERE LORO DI COSA HANNO BISOGNO??!! COME SI FA A CAPIRE COSA MANCA AI GIOVANI SE NON LI HANNO MAI CONSULTATI??!! La gente, i giovani e tutti noi gelesi non siamo una entità astratta... NOI ESISTIAMO!!!
Non siamo soltanto un bacino di voti dal quale attingere puntualmente ad ogni cosultazione elettorale!
Ed è per questo motivo che abbiamo promosso e attuato una iniziativa: un sondaggio per la gente, un sondaggio con la gente. Un sondaggio semplice, chiedendo loro quali sono le cose che funzionano a Gela e quali quelle che non funzionano, cercando di toccare tutti gli argomenti e, nel caso ce ne fossimo dimenticati qualcuno, lasciando uno spazio dove poter scrivere qualsiasi cosa. QUESTA E' DEMOCRAZIA! QUESTA E' PARTECIPAZIONE! QUESTO E' AVER RISPETTO E CONSIDERAZIONE PER TUTTI GLI ABITANTI!
Il sondaggio è stato distribuito in vari punti della città, da un supermercato a settefarine a un bar a caposoprano, da una parrucchiera in centro storico ad una banca sul corso, da un supermercato a macchitella a vari distributori di benzina, oltre che alla biblioteca comunale: tutti posti che frequentiamo di solito noi gente comune...
Sarà nostra cura elaborare i risultati del sondaggio e pubblicarli su questo blog, oltre che sui quotidiani e sugli altri mezzi di informazione. Inoltre i risultati verranno sottoposti ai nostri amministratori (sindaco, assessori, consiglieri comunali) per fargli arrivare direttamente le nostre lamentele e la voce della gente!
E' un impegno. Credo che lamentarsi senza far qualcosa, senza prender parte a iniziative che ci diano la possibilità di farci sentire, porta alla perdita del diritto stesso di lamentarsi! Bisogna partecipare! Credo sia uno strumento efficace per far sentire la nostra voce a chi non ha mai avuto orecchie per sentirla!
Non possono ignorarci anche stavolta!!!

martedì 12 febbraio 2008

Gela, minacce al vescovo M. Pennisi

"La chiesa non deve obbedire allo Stato".
No, non è un proclama, ma il motivo per cui hanno minacciato il vescovo Pennisi reo di non aver permesso i funerale del (presunto) boss mafioso Emmanuello.
Naturalmente si sono guardati bene dal dirglielo personalmente o dall'avergli fatto recapitare personalmente la missiva. Hanno pensato bene di scriverlo su dei foglietti (pizzini?) e distrubuirli a mo' di volantinaggio, tanto, pensavano, prima o poi qualcuno glielo farà arivare all'orecchio.
Io pensavo che questo tipo di volantinaggio fosse stato in uso solo ai tempi della scuola per far sapere alla più bella della classe che ci piaceva molto, non avendo il coraggio di dirglielo personalmente. Ma come? hai il coraggio di minacciare di morte un vescovo... e non hai il coraggio di dirglielo personalmente?
Mi viene in mente un animale ferito a morte che dibatte i piedi violentemente perchè si accorge che sta per finire il suo tempo.
A me non è mai piaciuto parlare di legalità e di lotta alla mafia, poichè ritengo che di certe cose se ne debbano occupare gli organi competenti. E inoltre, la lotta alla mafia è così ampia e così di grande grido e richiamo che oscura tutti gli altri problemi che la nostra Gela accusa. Ma davanti a questo fatto, davanti alle minacce di morte ad un prelato, dunque alla chiesa, davvero non si può star zitti anche stavolta! Indipendentemente dall'essere credenti o atei! Un vescovo è un uomo disarmato, ha per arma la sola propria parola, la fede in Dio e la chiesa. E' come minacciare di morte una formica, un topolino, una zanzara: come fanno a difendersi?
La mafia e i mafiosi che a Gela e da Gela son partiti hanno reso questa città simbolo di mafia in tutto il mondo. Personalmente ne ho avuto riprova in un posto così lontano che non sto nemmeno a dirvelo... E adesso si minaccia di morte un vescovo perchè ritenuto responsabile del mancato funerale di un (presunto) boss mafioso!
"La Chiesa non deve obbedire allo Stato" dicono loro...
"Gela e i gelesi non devono obbedire alla mafia" dico io!!!

domenica 10 febbraio 2008

Gela, è finito il tempo degli eroi?


C'è stato un tempo in cui gli eroi nascevano, crescevano, agivano, fomentavano e, spesso, morivano.

C'è stato un tempo in cui gli eroi nascevano, crescevano, agivano, fomentavano e finivano i loro giorni venerati giustamente.
Questi che viviamo adesso sono giorni in cui gli eroi nascono, magari non essendo eroi ma lo diventano, agiscono, fomentano, e poi... poi vanno per altri lidi.
In questo periodo la cronaca è piena di politici che si stanno dibattendo animatamente non per risolvere i problemi della nostra terra, ma per dividersi le candidature, le poltrone, gli incarichi. Ci sono politici che non fanno politica ma solo mero esercizio di sbandieramento partitocratico, perchè è questo che succede ai giorni nostri: non si fa più politica ma si fa partitocrazia! E la partitocrazia è l'anticamera dell'interesse personale.
Un padre di famiglia, fa enormi sacrifici per crescere i propri figli, difendendoli dalla malvagità quotidiana, frapponendosi tra loro e la delinquenza, sacrificando se stesso e forse anche di più per proteggerli e vederli svilupparsi. Questo gli porta una certa fama nella sua comunità. Ci si aspetterebbe quantomeno che ambisca a vederli maturi e pronti a camminare da soli... E invece, un bel giorno, arriva una bella donna, avvenente, attraente all'inverosimile, ricca, molto ricca, che gli fa delle proposte invero difficilmente resistibili. Irresistibile per un uomo qualsiasi... non per uno che ha sacrificato la propria vita per i suoi diletti figli! E invece, preso dalle lusinghe davvero appetibili della bella e ricca donna, pensa di lasciare i propri figli e di imbarcarsi nella nuova avventura. Ciò lo porterebbe di certo ad una visibilità maggiore di quella che aveva, e anche ad una ricchezza prima mai sognata... ma avrà lasciato i propri figli! Avrà lasciato le persone alle quali si era dedicato promettendo loro che li avrebbe condotti alla maturità, e invece sarà qualcun altro a farlo.

Forse.

Non so se gli perdonerebbero questa sorta di abbandono, di tradimento.
Mi direte che è una storia simile a molte altre, simile anche alla storia di un sindaco che si è eretto a paladino della legalità (riuscendoci, non c'è che dire) per proteggere i propri cittadini e smascherare il malaffare che regna(va) nella sua città. Un sindaco che vive blindato perchè la mafia gli ha dichiarato guerra. Tutta la solidarietà di questo mondo non basterebbe a fargli capire quanto gli siamo vicini...
Adesso ha nuovi lidi davanti a sè: la donna bella, avvenente e ricca ha preso la forma di una poltrona (forse due), la poltrona di Governatore della Sicilia, o quella di Deputato nazionale.
Come si fa a resistere a questa donna? pazienza se i suoi cittadini (figli) rimangono da soli senza quel sindaco che, infondo, è stato eletto con "solo" il 65% dei voti (voto più, voto meno)! Infondo significa solo che il 65% dei suoi cittadini crede(va) in lui!
C'è stato un tempo in cui gli eroi nascevano, crescevano, agivano, fomentavano, e...



giovedì 7 febbraio 2008

Gela, finto sviluppo e vera vergogna!

Da un commento scritto da prozac, si deduce che non è vero che i nostri politici non riescono a creare posti lavoro, siamo noi che non riusciamo a vedere lo sviluppo di questa città! In particolare si possono fare degli esempi: vedi LSU (lavori socialmente utili) che in molti chiamano lavori socialmente inutili. Questo tipo di lavoro ha dato
la possibilità di occupazione a numerose persone che naturalmente si sono convertiti in semplici voti elettorali. Per fare un esempio pratico sono quelle persone che si occupano principalmente della segnaletica stradale. Oppure basta stanziare fondi per una rotonda o il recupero storico di una sede stradale, che all’improvviso ecco altri posti di lavoro inaspettati che, come magicamente compaiono, altrettanto magicamente spariscono ad elezioni concluse!
Esistono poi anche società nate apposta per recuperare posti di lavoro e… voti! Come la Ghelas
Multiservizi
(per inteso quella che si occupa della manutenzione del verde). Avete visto chi sono i dipendenti...? E che dire di Caltacqua? altra società gestita per i voti e “occupata” dai seguaci di Tu Sai Chi…
Ecco allora, non è che i posti di lavoro non crescono a Gela…….è lo sviluppo che non esiste.
E con questo sistema ci prendono tutti in giro facendoci credere che i posti di lavoro sono in aumento e che quindi tutto sta andando bene….
Questo non è sviluppo... è solo far contento il popolino per tenerselo buoni e attngere voti da esso!
Prima o poi dovranno capire che noi sappiamo!!!
E cosa dire delle tante persone che aspirano ad un posto in Consiglio Comunale come un… normale posto di lavoro!!!
Tutte le volte che ci sono elezioni comunali vediamo candidarsi gente solo perché non ha un posto di lavoro e a cui gli gioverebbe quei soldi elargiti ad un consigliere comunale! Il risultato? Un consiglio comunale formato da persone ignoranti, che non sa nemmeno parlare, che non sa esprimersi… e che non conosce internet! (Non tutti per fortuna, ci sono e ci sono stati degli ottimi consiglieri comunali). Per fortuna, i consiglieri comunali dell’attuale sindacatura sono una spanna sopra rispetto del passato, ma, ad esempio, nella passata sindacatura l’ignoranza che regnava nel consiglio comunale era palese! Anche da chi questo ruolo lo ricopriva non per la prima volta…
Mi è capitato di assistere a qualche seduta del Consiglio Comunale, e lo spettacolo era davvero indecoroso, oltre che vergognoso, e avolte rasentava il ridicolo!!!
Ogni paese ha i rappresentanti che merita…

lunedì 4 febbraio 2008

Gela, sfuma la facoltà di Chimica


Da un articolo apparso su La Sicilia giorni fa, si apprende che in base alla Finanziaria non può essere aperta nessuna Università a Gela fino al 2009. Perciò dopo tanta pubblicità fatta dall’amministrazione e dai consiglieri comunali, che incitavano ad iscriversi alla facoltà di Chimica con la prospettiva di seguire le lezioni al petrolchimico, il Ministero dell’Università ha dato l’Alt a questo progetto ritenendolo fuorilegge. Non si trattava, infatti, di un sostegno didattico finanziato dall’Eni e dal Comune, come si era sostenuto, ma un vero e proprio corso didattico. Da qui l’Alt del Ministero. L’amministrazione ha detto altresì che non c’era nessun accordo con Eni e Comune ma soltanto un preliminare di accordo (cambia qualcosa?), e indica come soluzione un insegnamento decentrato. Vale a dire, gli studenti continueranno a seguire le lezioni al petrolchimico, ma ciò gli varrà come credito formativo, e l’esame dovrebbero sostenerlo a Palermo!
Naturalmente nessuno ha pensato a questi poveri studenti e alla “fregatura” (perché di questo si tratta!) che hanno preso fidandosi di chi promuoveva questo corso di laurea! L’unica soluzione che è venuta in mente è quella di dare un contributo per sostenere le spese nell’affrontare gli esami a Palermo. E in base al reddito.
Ma mi chiedo, possibile che nessuno tra gli amministratori, tra i consiglieri, tra i dirigenti sapesse di questo prima di promuovere ad occhi chiusi questo corso di laurea?
Possibile che a Gela chi dovrebbe amministrarci e chi dovrebbe rappresentarci si fa poi correggere da chi davvero sa amministrare e rappresentare cadendo in una sorta di rossore che delimita l’incapacità cronica dei nostri amministratori/rappresentanti/dirigenti?
Agli studenti non rimane altro che adire vie legali per il danno subito, oltre al quale si aggiunge la beffa nell’aver visto svanire il sogno di poter condurre gli studi e gli esami nella propria città, fidandosi erroneamente (l’ho detto e lo ribadisco fortemente!) di chi gli aveva prospettato questa possibilità. La loro unica colpa è quella di aver mal riposto la loro fiducia e quella di voler laurearsi nella loro città natale.

Una colpa fatale!