domenica 28 giugno 2009

Jacko is dead? Long Life to Jacko...




Non c'entra nulla con Gela, non c'entra nulla con quseto Blog, e forse non c'entra nulla con me stesso... ma non si può far finta di nulla!
Jacko non c'è più, e con lui non c'è più il Re della musica Pop.
Almeno questa è l'opinione diffusa.
La mia opinione è ben diversa.
Un artista che ha trasformato la musica in passi danzanti, che ha oscurato l'importanza delle parole e della musica stessa con i suoi passi innovativi, coi suoi passi sussultori, con il famoso Moon Walker con il quale tutti ci siamo cimentati almeno una volta nella vita! Per lo meno quelli della mia età...
Forse è vero che sia stato il Re del Pop, se al Pop si dà la valenza che esso descrive: popolare. Ma nulla più!
Perdonatemi se vado controcorrente e se urto la sensibilità di alcuni... ma io questo grande genio della musica non l'ho mai visto in Michael Jackson!
Non gli ho mai visto suonare uno strumento, non ho mai notato nei suoi testi quella scintilla capace di aprire orizzonti fino ad allora mai scorti, ha solo coreografato musica e testi che, senza la sua coreografia, si sarebbero persi nel dimenticatoio dove risiedono le comete...
Merito che gli riconosco è quello di aver aperto una nuova strada nel campo dei videoclip, che con lui sono diventati dei veri e propri cortometraggi. Ma accanto aveva Jhon Landis... non proprio l'ultimo arrivato!
Molta elettronica nella sua musica, anzi, nelle sue canzoni, visto che lui di musica non ne masticava... Molto sintetizzatore, e pochi strumenti musicali. Vogliamo davvero farci trascinare dal gorgo di sentimentalismo che ha assalito tutto il mondo per la scomparsa di Jacko? O vogliamo per un momento fermarci e analizzare le cose da un altro punto di vista? Avete notato che quando muore qualcuno siamo tutti lì pronti a dire: "era un grand'uomo"! Tutti! Sempre!
Facile. Troppo facile!
Per me Jacko non fu un grand'uomo! Non so nemmeno se fu un uomo... ma questo non cambierebbe la mia vita. Cambierebbe la mia vita farmi trascinare da questo vortice di perbenismo e incensiatorio che si è creato attorno al suo nome.
Un artista diventa unico quando crea qualcosa che rimane nel tempo: lui ha creato il Moon Walker e un nuovo modo (faraonico) di cantare, ha creato un nuovo modo di fare videoclip... MA NON HA CREATO UN NUOVO MODO DI FAR MUSICA!
Quello è stato un privilegio di pochi... tre dei quali sono morti a 27 anni! E chi di musica un poco ne mastica... sa a chi mi riferisco!
Per quanto mi riguarda, i geni della musica sono altri. Omettendo i 27enni scomparsi, ne rimangono pochi, davvero pochi. Ma non voglio star qui a dirvi chi sono, altrimenti non ne usciamo più. Anche se chi mi conosce sa a chi mi riferisco...
Adesso sono tutti lì ad ascoltare e a guardare i video di Thriller, Billie Jean, Bad, Black and White, o We're The world, Man In The Mirror, o Somebody's Watching Me (questa se la ricorderanno in pochi...), io preferisco ricordarlo con un altro brano, quello che l'ha consacrato come solista, anche se in questo video che ho postato è presente quasi tutto il suo repertorio video, per non far torto a nessuno...
Dunque il mio omaggio a questo grande personaggio (perchè comunque grande lo è stato) è lo stesso augurio che faccio a tutto voi, che si traduce con le parole del titolo di quel brano: NON FERMARTI FINCHE' NON NE HAI ABBASTANZA.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono d accordo con te. Hai ragione su ciò che dici. È senza dubbio un gran personaggio. Ma niente di più.l innovazione nn ha fatto parte della sua carriera musicale. S è posto sl al primo posto in un territorio gia tracciato come il pop. Senza cercare d allargarne i suoi confini.le sue canzoni sn belle nn c è dubbio. Ma anke io come te nn trovo quella scintilla ke mi porti a pensare ke sia stato un pioniere del genere.lo è indubbiamente stato nei suoi clip km hai detto tu. Ma senza quelli penso sarebbe rimasto nell ombra.ormai jackson si nutriva di ciò ke era un tempo...

Romina ha detto...

Scusatem. ma dove mettete i milioni di dischi venduti? Alcunirecord sono imbattuti ancora adesso, e da molti anni. E non saranno mai battuti!

Gianni Marchisciana ha detto...

Scusamo Romina, ma non mi trovo x niente d'accordo con te.
Non puoi giudicare la parte artistica di una canzone, non puoi giudicare la sua bellezza dal numero di copie vendute! Non facciamoci ingannare dai milioni e milioni di copie vendute: davvero misuriamo la bellezza di un brano, il suo contenuto artistico, il suo contenuto musicale dal numero di copie vendute? Sappiamo bene in che modo vengono veicolate le vendite, conosciamo tutti l’enorme investimento di comunicazione fatto dai manager degli artisti, e sappiamo tutti che alcune radio “pompano” una canzone per farne un successo. Senza dimenticare che, per dirla tutta, manager con pochi scrupoli impiegherebbero davvero poco a “far comprare” milioni di copie per conto altrui…
Non cadiamo anche noi nell’errata equazione copie vendute = grande artista, al grande artista non importa vendere, importa condividere la sua arte, perché sa che senza condivisione non c’è vera gioia!
Noi tutti dobbiamo avere il coraggio di cantare fuori dal coro e pensare fuori dagli schemi, guardare le cose da un altro punto di vista. Un punto di vista diverso dal solito, un punto di vista grazie al quale la storia ci ha regalato i vari Leonardo, Einstein, Beethoven, Mozart, Dante… tanto per citarne qualcuno e per non menzionare cantanti. Ma voi vi immaginate se questa gente che ho menzionato si fosse fatta stereotipare dagli schemi prefissati di pensiero?
Forse nemmeno questo strumento sul quale scriviamo esisterebbe...