lunedì 3 marzo 2008

Gela, punto di non ritorno

Per la promozione del turismo a Gela, ho come l’impressione che i nostri politici/amministratori vogliano perdere tempo su un caso che invece ha urgenza di essere attenzionato.
Tutti lamentano l’eterna promessa incompiuta che rappresenta il turismo, il mancato decollo definitivo di questa risorsa immensa che il nostro territorio offre, ma contestualmente non si fa abbastanza sul serio affinché il turismo diventi il nostro cavallo di battaglia.
Certo, bisognerebbe rivalutare le zone che possono ospitare il turismo, non possiamo pretendere di trovare tutto già fatto, altrimenti che rivalutazione sarebbe?
Abbiamo preso come esempio in questo blog la zona di Manfria: a mio modo di vedere la rivalutazione turistica di quella zona potrebbe significare il miracolo di Gela che tutti aspettiamo, il decollo turistico definitivo, con nuove attività commerciali, pubblicità per i nostri posti, etc. etc.
Se le cose fossero fatte per bene, si creerebbe quello sviluppo che proietterebbe manfria (e di riflesso Gela) verso quella definitiva consacrazione come attrazione turistica che meritano i nostri paesaggi. Se le cose invece sono fatte male si creerebbe quella confusione e quell’aria di “paesone” cha ha la nostra città. Una città senza organizzazione, con gli uffici turistici del Comune che sono sprovvisti di una guida pieghevole, di quelle brochure che guidano il turista tra le attrazioni paesaggistiche. E’ così che si favorisce il turismo? No, cosi non lo si favorisce. Ma sembra che il pensiero comune sia: “tanto si campa lo stesso”!
Occorre passare con la divulgazione di queste brochure pieghevoli se vogliamo favorire il turismo, dei pieghevoli che parlino di Gela, di Manfria, delle mura greche (uniche nel bacino del mediterraneo), del parco delle Rimembranze, del Castelluccio.
Bisogna creare dei circuiti turistici che facciano scoprire al visitatore non solo i luoghi e i monumenti, ma anche la cucina nostrana, le nostre tradizioni, il nostro artigianato (ci sono molti piccoli artigiani che chiedono solo di mostrare al mondo le loro “creature”).
Tutte queste cose non sono corpi estranei al turismo: è tutto collegato. Compreso, purtroppo, quei paesaggi a ridosso del mare violentati dall’abusivismo edilizio! Dobbiamo metterci in testa che aumentare le entrate comunali con opere di urbanizzazione o con la trasformazione di terreni agricoli in aree edificabili non può più essere la soluzione principe per risanare le casse comunali. E per fortuna questo lo si è capito da un pezzo.
Inoltre, Gela si potrebbe proporre come centro universitario specialistico per lo studio dell’archeologia… e non solo dal punto di vista locale o regionale, ma potrebbe diventare un centro mondiale! Abbiamo i mezzi, abbiamo le risorse naturali, cerchiamo le risorse umane! Non vedo perchè i nostri beni archeologici debbano andare in altri paesi e non fungere da fulcro verso l'elevazione della nostra città a centro universitario archeologico!
Basta crederci noi per primi.
E inoltre, la nostra posizione geografica ci potrebbe proiettare verso settori delle energie rinnovabili: dai parchi eolici ai centri fotovoltaici, perchè per nostra fortuna qui vento e sole non mancano mai, e possono davvero dare sviluppo e lavoro.
Sviluppo e lavoro qche a Gela da oltre 40 anni sono un connubbio monopolizzato dallo stabilimento petrolchimico! Sembra che a volte non riusciamo a vedere al di là del nostro naso, o, forse, non vogliamo vedere! Ma di che abbiamo paura? Le fonti rinnovabili di energia quali eolico e solare possono benissimo trovare collocazione ideale nel nostro territorio! C'è qualcuno che abbia il coraggio di intestarsi questa battaglia?
Concludendo, dico che bisogna voltare pagina, bisogna guardare in direzioni prima seminascoste da troppa "abitudine" e da troppa faziosità.
Siamo ad un punto di non ritorno, abbiamo bisogno introdurre il nuovo senza copiare il vecchio, essere fieri di ciò che abbiamo e, soprattutto, farlo sapere al resto del mondo!

40 commenti:

Romina ha detto...

Bel post, articolato e completo.
hai toccato tre punti fondamentali: turismo (con manfria in prima linea), centro universitario archeologico e fonti di energia alternative.
Per il turismo a Gela si fa un gran parlare ma nessuno ha il coraggi di investirvi veramente. Solo Villa Peretti e quell'albergo nei pressi di roccazzelle (non ricordo il suo nome) sono nati negli ultimi anni. Anche se Villa Peretti, sineramente, con quella vista che ha davanti non so quanto sia appetibile per i turisti.
Molto interessante la tua proposta di un centro universitario di archeologia, qui ci sono i presupposti ma le intenzioni un po meno. Dubito che qualcuno vogla davvero portare avanti questa proposta, ma questo non deve essere un buon motivo per rinunciarci in partenza: se siamo convinti e uniti possiamo portarla avanti noi questa idea!
Infine le fonti rinnovabili di energia... gran bel progetto. Se si guarda davvero alla nostra posizione geografica ci si rende davvero conto che è perfetta sia per l'eolico che per il solare. Il problema sta nel trovare aziende disposte ad investire su queste fonti e... ad investire nel nostro territorio. Se vogliamo intraprendere questa battaglia, sarà un percorso lungo, proprio per questo mi piace l'idea!
Vedo con piacere che in questo blog, oltre a critiche e discussioni varie, si avanzano delle proposte serie. Sono contenta di farne parte. Dobbiamo solo cercare di sensibilizzare anche gli altri e convolgerli portandoli a partecipare anche loro.
Ciao.

Romina ha detto...

Un'altra cosa: ma dove hai preso quella splendida foto?

Anonimo ha detto...

Hai ragione, il turismo non è solo monumenti e bellezza naturali, il turismo è anche cucina nostrana, percorsi culinari, artigianato, degustazioni vini, rappresentazioni teatrali, non stagnamoci solo sui monumenti e sui beni culturali, anche la nsotra cucina e le nostre usanze lo sono. Forse era meglio fare tre post diversi per questi tre argomenti (turismo, università archeologica, energia pulita) ma hai avuto il merito di racchiudere in quattro parole semplici semplici tre concetti davvero ampi.
Mi piacciono tutte e tre le idee, vediamo di svilupparle ancora.

fraffa ha detto...

Il centro specialistico universitrario per l'archeologia è davvero una bella proposta!!Bisognerebbe rifletterci su per bene e trovare un modo per proporla e darne il giusto risalto.

Anonimo ha detto...

ojxwdcCavolo, quando ho detto di fare proposte serie non me ne aspettavo addirittura tre!!!!!
Per il centro universitario di archeologia sono d'accordo con fraffa nel cercare il modo migliore per proporlo, con documentazioni, relazioni e quant'altro, è senz'altro la proposta più interessante delle tre, anche perchè credo che nesuno ci aveva mai pensato prima (e bravo Gianni). Vista la figuraccia che abbiamo fatto con la facoltà di chimica adesso i nostri amministratori con questa proposta seria avrebbero la possibilità di nobilitare il nostro territorio. Se pensiamo alle mura timoleontee che sono uniche nel mediterraneo e di tutto il patrimonio ancora sotterrato e di tutto quanto è composto il museo e il parco delle rimembranze.. ce ne sarebbe da riempire le facoltà. Senza contare poi i numerosi reperti sparsi per il mondo che sono stati trovati a Gela. Mi piace questa idea, mi piace molto. Anche se devo dire che sono d'accordo con nuccio che ci volevano tre post diversi. Ma comunque sono tre proposte validissime sulle quali vale la pena discutere e confrontarsi.

Anonimo ha detto...

Secondo me bisogna puntare ad un centro specialistico sullo studio dell'archeologia senza fare riferimento all'Università. Puntare sull'Università? Quale? La peggiore politica viene fuori dall'Università, sono una casta.

falco ha detto...

Sono d'accordo con leone, l'università lasciamola alle menti politicizzate!!!!!
Se deve nascere un centro per l'archeologia, che sia un centro esterno all'università, che si occupi di studio ma non solo, che si occupi di "catalizzare" gli studi in questo settore, con un suo organo di informazione e con un suo rappresentante autorevole. Poi se a ruota si riterrà opportuno far nascere un polo universitario che ne sfrutti le ricerche e il prestigio ben venga, ma meglio che ne rimanga lontano: Centro Archeologico e polo universitario, che siano due cose diverse! Secondo me a Gela ci sono i presupposti per far diventare questo progetto funzionale almeno a livello regionale, e come punto di riferimento a livello nazionale. Mi piace molto l'idea. Anche se devo dire mi piace anche l'idea di voltare pagina e passare dall'immagine di enorme "paesone" come l'ha definita Gianni all'immagine di una Gela funzionante e organizzata che faccia del turismo e dell'archeologia la sua vera fonte territoriale, con percorsi turistici eno-gastronomiche, magari visite guidate in cascinali dove si fanno prodotti locali e rappresentazioni delle nostre tradizioni. Ce ne sarebbero di cose da fare.

Anonimo ha detto...

Belle proposte ma,il problema piu' grosso e la mentalità delle persone.Vi chiederete come mai faccio questa affermazione?Mio cugino e venuto in vacanza a Gela (a manfria) ed io mi ho fatto da tramite.Dopo aver contrattato il prezzo con spese incluse.Mio cugino a fatto le vacanze ed a fine vacanza il proprietario le ha chiesto altri soldi per l'acqua e gas .Lui non ha fatto storie e gli ha dato quanto chiesto,CHE FIGURA!!!!Io scrivendo questa storia voglio dire,che i turisti li dobbiamo mettere a proprio agio per avere un ritorno e non spremerli. Manfria e Gela sono governate male e non giusto che paghi sempre il povero cittadino.BISOGNA CAMBIARE MENTALITA'e SOPRATUTTO I POLITICI E LA POLITICA di Gela.CIAO A TUTTI CANCRO

falco ha detto...

Cancrino, è proprio questo di cui stiamo parlando! E credo sia questo il percorso che abbiamo intrapreso in questo blog. Anche se molti di voi mi hanno attaccato (forse anche per colpa mia) vi assicuro che il percorso che ci lega è comune: cambiare la mentalità e proporre idee nuove.

Anco_Marzio ha detto...

Fonti rinnovabili??
avete letto il progetto sul parco eolico off-shore che dovrebbe nascere di fronte le coste Gelesi?
Va bene il progresso, ma provate pure a vedere una simulazione del progetto, io l'ho vista per un progetto analogo, presentato e bocciato sulle coste abruzzesi, è a dir poco uno scempio, credetemi, se attualmente in molti non gelesi hanno paura a fare l bagno nel nostro mare, con quei mostri di fronte la nostra spiaggia, aggiungeremo anche molti gelesi.

Antonio ha detto...

Anco Marzio dicci di più su questo progetto.
E in ogni caso riguardo alle fonti rinnovabili non dimentichiamo l'enorme territorio che si estende nella zona nord-ovest e nord-est che bene si presta per progetti di centrali eoliche, non necessariamente devono essere realizzati sul mare. In questo blog da qualche parte ho letto che c'è la mal celata convinzione che il pensiero comune sia: "bene facciamolo ma non a casa mia"!
Ragazzi, se sul mare è uno scempio e poco utile (come dice Anco Marzio) magari nel restante territorio è più fattibile. Ma bisogna saperne di più. Tu anco marzio riesci a dirci qualche cosa di più al riguardo?

Anco_Marzio ha detto...

Non dico che è poco utile, perchè dal punto di vista ingegneristico, off shore è l'ideale per un parco eolico, ma sicuramente in un paesaggio come il nostro, gia deturpato da tutto e di più, ciò non farebbe altro che incrementare la bruttezza paesaggistica e di conseguenza abbandonare ogni idea di crescita turistica, anche perchè, lo sviluppo turistico attualmente può far leva principalmente sulle nostre spiagge ma in questo modo si darebbe la mazzata finale.
Guarda questo link: http://www.dsa.minambiente.it/VIA/SchedaProgetto.aspx?ID_Progetto=214

Romina ha detto...

Anco Marzio, tutto vero quello che dici. Ma mi sembra che qui si stia parlando non del mare ma della terraferma!
Credo che quando Gianni dice che abbiamo la posizione geografica ideale per il sole e il vento per poter sviluppare nel nostro territorio energia pulita intendesse dire che abbiamo dei terreni ai confini di Gela che a questo si prestano, non il mare!
Sinceramente non conoscevo questo progetto di centrale eolica sul mare (vado a leggermelo per benino) e sono d'accordo con te che deturperebbe le nostre spiagge dando una mazzata tremenda al turismo. Ma qui si sta parlando della terraferma, di tutta quella ampia zona che da marchitello si estende verso nord, comprendendo le zone semi-desertiche che circondano settefarine. Non credi che sarebbero più consoni a questo progetto?

Anco_Marzio ha detto...

Infatti Romina, tu mi hai solo frainteso, io sono del tuo stesso identico parere, che le facciano sulla terra ferma queste cose! io ho parlato di un progetto esistente e che è addirittura in via di definizione e che per nostra sfortuna riguarda il mare! con il termine off shore infatti si indicano tutti gli impianti funzionanti a mare e non sulla terra ferma.
Chiarito il malinteso?
Qui dobbiamo cercare di far qualcosa perchè un impianto del genere darebbe il colpo di grazia al nostro già malandato paesaggio.

Anonimo ha detto...

Ho dato un'occhiata a quel sito e a quei documenti... cazzo! Ci stanno mettendo dei "cosi" girevoli davanti le spiagge tra macchitella e manfria e nessuno sapeva niente!!!! Ma com'è possibile? E cosa possiamo fare noi adesso per far risaltare la cosa? COSI' NON SI PUO' PARLARE DI TURISMO!!! CI STANNO PRENDENDO IN GIRO!
Seriamente, dobbiamo inventarci qualcosa per far sapere tutto questo alla gente.. qualsiasi cosa!
E' uno schifo, kilometri di costa deturpata da quelle pale girevoli!!

Anonimo ha detto...

Belle quelle slide con le foto di Gela antica, bravo Gianni.

Anonimo ha detto...

Ma lo sapete che l'energia eolica in molise e stata un mezzo flop.Perchè gli abitanti si lamentano per il rumore e per l'estitica del paesaggio.Poi non così conveniente come fanno credere,l'unica cosa buona e che non inquina l'aria e comunque ci sono dei costi assurdi!!!!E questi soldi e meglio che il comune li usi per aiutare i giovani a creasi un futuro che si prospetta molto duro direi durissimo.

Anonimo ha detto...

Salve gente. Gli argomenti che sono stati trattati sono davvero interessanti. Prendendo spunto da ciò che dice Gianni a proposito di pieghevoli e brochure turistiche, fondamentali per la divulgazione di informazioni, orientamento (aggiungerei anche una mappa, data l'eterogeneità del nostro territorio, che potrebbe anche includere dei percorsi eno-gastronomici consigliati e la previsione di un punto di ritrovo dove sia presente una guida turistica, che, oltre a fornire informazioni turistiche, potrebbe anche condurre in giro i turisti, tramite una navetta, ad orari stabiliti…che ne dite, vi piace l’idea?) nonché di arte e cultura gelesi, volevo far presente una lacuna a mio avviso ancora più grave: nonostante si parli tanto di trasparenza amministrativa, principio di eguaglianza, livelli essenziali di prestazioni, accessibilità ai servizi, se ci si reca presso l'ufficio U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico) del Comune di Gela, non è possibile avere un pieghevole, una brochure o altro genere di supporto cartaceo che contenga una mappatura dei servizi alle persone (mi riferisco in particolare ai servizi socio-assistenziali e sanitari) presenti sul nostro territorio! (almeno fino a qualche tempo fa...spero tanto che nel frattempo abbiano provveduto!). Io mi chiedo: l'U.R.P. non dovrebbe essere preposto proprio a questo tipo di attività informativa?
Un sistema di protezione sociale attiva, capace di offrire effettive possibilità di autonomia e sviluppo ai cittadini che si vengano a trovare in condizioni di bisogno, da noi non c’è, è assente!!! E non stiamo parlando di un singolo servizio, ma di un sistema, che non è considerato opzionale, è previsto dalla legge!!! (328/2000 - legge quadro di riforma dell’assistenza). L’effettiva esigibilità del diritto a ricevere servizi sociali, e il grado di equità garantito nella loro erogazione, dipendono dalle opportunità di informazione e partecipazione che vengono fornite ai cittadini. La legge 328/2000, al fine di fornire uno strumento concreto a questo proposito, prevede che gli enti adottino una Carta dei servizi, che definisce i criteri per l’accesso ai servizi, le loro modalità di funzionamento, le condizioni per facilitarne la valutazione da parte degli utenti e le procedure che assicurino la tutela di questi ultimi. Ma anche senza voler scendere nei particolari, vorrei evidenziare che la L. 328 ha come principi guida generali: partecipazione, efficienza ed efficacia, uguaglianza, imparzialità, continuità e diritto di scelta.
Informatemi, quando qualcuno di voi riscontrerà l’attuazione di anche uno soltanto di questi principi. Sarà senz’altro una buona notizia. Per conlcudere, senza voler screditare la potenzialità rappresentata dal turismo, chiedo a tutti voi di focalizzare l’attenzione anche su questo argomento, ed esorto vivamente chi ne ha le competenze a rendersi utile per migliorare i servizi al cittadino, e renderli fruibili a TUTTI. (by Vincenzo P.)

Gianni Marchisciana ha detto...

Intervengo ancora nei vostri commenti per focalizzare i tre punti.
Punto n. 1)
Per quanto riguarda le centrali di energia eolica, Anco Marzio ha fatto notare una cosa gravissima che tutti sconoscevamo (almeno io): CI STANNO METTENDO DELLE PALE EOLICHE AL LARGO DELLE NOSTRE COSTE!!! Secondo il progetto, la loro collocazione sarà partendo dalle acque antistanti macchitella e si estenderà fino oltre la torre di manfria! Ragazzi, qui è in atto una sorta di "colpo do stato" di cui pochi sanno qualcosa! Dobbiamo ringraziare Anco Marzio che ha fatto rilevare la questione (e che io personalmente invito a contattarmi per discuterne con lui), e comunque per tutti quelli che volessero prendere visione del progetto completo ho linkato di fianco il sito ricunducibile al Ministero dell'Ambiente in cui è descritto dettagliatamente questo progetto. Come potrete notare dal progetto SI HA TEMPO FINO AL 27 MARZO PER LA PRESENTAZIONI DI EVENTUALI OSSERVAZIONI! Che dite... ne abbiamo di osservazioni da fare sul fatto che stanno per deturparci kilometri di costa da macchitella a manfria???
Altro che turismo....
Punto n. 2)
Vincenzo P. che ha lasciato un commento circa l'inefficienza degli uffici del comune preposti al turismo, ha giusto toccato il tasto più grave di questa già grave carenza di strutture turistiche. A Gela non si ha notizie di questa famosa Carta dei Servizi, e se c'è, di certo non è famosa per i criteri per l’accesso ai servizi, le loro modalità di funzionamento, e l'aiuto dovuto ai turisti NON per favoritismo ma perchè STABILITO DALLA LEGGE! Non so se la colpa sia dell'URP o di chi non gli da i mezzi necessari affinchè assolva al suo compito, so soltanto, a quanto mi fanno notare, che qui i turisti sono soltanto dei "turisti per caso" e quelli che non lo sono... sono i nostri paesani di ritorno dai paesi dove lavorano!
Le leggi ci sono, è compito nostro "far notare" che non devono essere osservati solo da noi semplici contribuenti, ma anche da chi, pur contribuenti, devono un servizio!
Punto n.3)
E' stato fatto notare nei vostri commenti che un eventuale Centro Archeologico debba mantenersi indipendente da un'aventuale facoltà di archeologia: sono d'accordo in parte. Sono d'accordo sul fatto che il Centro Archeologico (se nascerà) debba camminare sulle proprie gambe senza influenze di universitari pseudopoliticizzati, ma è altresì vero che un Centro del genere non possa totalmente estraniarsi, eventualmente, da una stretta e sinergica collaborazione con l'Università. Sta a noi trovare il connubio giusto per far coesistere le due cose senza che l'una oscuri l'altra.

Anco_Marzio ha detto...

Ciao gianni, come faccio a contattarti?
Comunque, io sto cercando di mettere al corrente più persone possibili, ma si tratta di un progetto in via definitiva che è stato già pubblicato sia sul "la sicilia" che sul "la stampa", come tu hai già detto, sul sito del ministero le osservazioni si possono fare fino al 27 marzo, ma credo che per essere efficace, si dovrebbe cercare l'appoggio della politica comunale (se ancora esiste) o comunque una petizione di massa, perchè poche email, non servirebbero quasi a nulla.
Fammi sapere!

Gianni Marchisciana ha detto...

Anco Marzio... hai ben due mail a disposizione dove puoi contattarmi: sono indicate a leto. Comunque contattami su gelacontro@gmail.com

prozac ha detto...

E’ vergognoso, ma soprattutto voglio sapere se i nostri amministratori sono a conoscenza di tutto sto progetto sul campo eolico, e se lo sanno hanno messo a conoscenza la cittadinanza? Non c’e’ più tempo…. Bisogna solo correre ai ripari. Sarò sintetico (visto l’orario) propongo un testo breve e conciso da inviare da parte di ognuno di noi, tramite email alle redazioni principali della nostra citta, indicando come nome anche un suffisso, ma seguito da www.gelacontro.blogspot.com il testo potrebbe essere così:

Caro direttore, sono un appassionato frequentatore del blog Gelacontro, che malgrado sia ancora poco conosciuto, ha sicuramente argomenti interessanti su cui discutere. Le scrivo in merito al progetto del campo eolico sul golfo di gela che a mio avviso andrebbe a deturpare completamente il nostro già fragile territorio in campo turistico. La prego di mettere a conoscenza la cittadinanza ed i nostri consiglieri, visto che il termine ultimo per esprimere pareri contrari sul progetto scadranno il 27/03/2008.

Facendo un copia ed incolla non penso che se ricevono una cinquantina di email non daranno la notizia, e poi sicuramente avremo un po di risalto, così potremmo dire che già tramite il blog siamo riusciti ad ottenere qualcosa. La stessa email si potrebbe mandare anche al comune con la speranza che qualche ente preposto ci interpelli (ma questo forse e fantasia).

Romina ha detto...

Grande idea, prozac, io sono d'accordo e HO GIA' MANDATO LA MAIL A TG 10, VIEDO UNO, LA SICILIA E A QUELL'INDIRIZZO SUL SITO DEL MINSTERO DELL'AMBIENTE.
FACCIAMOLO TUTTI!!!!!!

Anonimo ha detto...

Credo sia rimasto ormai ben poco da fare, visto che tutto è stato deciso e pianificato! Ma ciò non deve farci desistere nel far sentire la nostra voce: spediamo queste email ai telegiornali locali sperando siano da esempio per spronare i nostri consiglieri comunali e tutti i cittadini che non sanno di tutto questo.

Anonimo ha detto...

Anonimo (che poi ti firmi Vincenzo P.) hai descritto una situazione che mi sta molto a cuore. La buona funzionalità degli uffici del comune è condizione indispensabile affinchè funzioni tutto il resto, non solo i turisti ne trarrebbero vantaggio ma anche noi residenti, dico io. E se a tutto quello che tu hai detto aggiungiamo il sesno di superiorità che pervade gli impiegati comunali convinti di avere potere su ttutto, ecco che al quadro già desolante del malfunzionamento di questi uffici si aggiunge la frustrazione creata in noi dai suoi impiegati. Gente che dovrebbe essere al nostro servizio ma che finiscono col.. servirsi di noi per sfogarsi! Mi chiedo: questi impiegati faranno un corso dove gli viene spiegato come comportarsi con la gente che LI PAGA????

Anonimo ha detto...

caro anonimo che hai lasciato il commento sull'inutilità dell'eolico in abruzzo, se magari lasci il tuo nome (o un tuo nik) possiamo interloquire con te. Per esempio potremmo chiederti come hai avuto queste informazioni e se magari ritieni il nostro territorio più appropriato all'eolico rispetto all'abruzzo. Ci puoi rispondere?
A proposito, scusate la mancanza (è da tanto che non scrivo) ma non è dipeso da me..
Comunque vedo che il blog ha prso piede e se prima si assisteva solo a critiche gratuite, noto con piacere che qui siamo alla fase delle proposte, e delle controproposte. Si vede che è uno strumento che comincia a funzionare. Un complimento a Gianni per i suoi post ben esposti e opportuni.

Deborah ha detto...

Condivido, in parte, i vostri timori in merito alla realizzazione di un parco eolico offshore da 136,8 MW al largo di Gela. Non si può, infatti, non tenere conto di un dato imprescindibile: l'impatto ambientale in un territorio, quale è quello di Gela, già fortemente deturpato dal Petrolchimico. Ora, mi chiedo, da perfetta ignorante in materia: " in quale misura l'installazione di pale eoliche andrebbe ad incidere sul territorio gelese?"
Non vi nego che sono una convinta sostenitrice, come penso/spero la maggioranza di voi, dell'energia eolica in quanto risorsa pulita, rinnovabile, gratuita e, soprattutto, non sottoposta ai ricatti degli Stati, come, invece, avviene per le fonti energetiche fossili. Ciononostante, rimango dubbiosa, ma sempre disposta a ricredermi, sui vantaggi da essa derivanti se Gela ospitasse impianti eolici, come da progetto.
Ecco perchè ho fatto una piccola indagine su internet, di cui vorrei mettervene a parte.

Innanzitutto, sfato l'opionione diffusa tra voi, di una connivenza tra il Comune e la società Mediterranean Wind Offshore, finanziatrice del parco eolico.
In realtà, sono venuta a conoscenza di un forte ed esplicito rifiuto espresso a più riprese da Crocetta.
Cito la fonte http://www.europaconcorsi.com/db/rec/inbox.php?id=13840:

"Con questo provvedimento si è salvata la costa gelese dall'insediamento di strutture che avrebbero danneggiato fortemente l'aspetto paesistico" [...]sarebbe "un grave danno al flusso migratorio degli uccelli che caratterizzano diverse aree tutte insistenti nel territorio gelese e vincolate a riserva naturale"
"il Parco eolico Off-shore di cui alla richiesta risulta essere assolutamente incompatibile con la fascia costiera su cui prospetta la quale ha destinazione urbanistica prettamente balneare-turistica con presenza di attrezzature turistiche ed alberghiere per la fruizione del mare"
(10.10.2006)

Ora, mi chiedo quali siano stati gli sviluppi della vicenda nel corso di questo anno e mezzo, tali da aver ribaltato le cose. Quale sarebbe ad oggi la posizione del sindaco? Ha avuto, Crocetta, il potere di fare qualcosa per impedire la prossima realizzazione del parco?

Vorrei riportarvi qualche dichiarazione di Gaetano Gaudiosi,presidente di OWEMES, associazione che si occupa di eolico offshore e altre tecnologie marine, sull'eolico offshore.
Il suo intervento è stato publicato su: http://www.lanuovaecologia.it/energia/eolico/4604.php

"In Italia lungo gli 8.000 Km di costa della penisola e delle isole il regime eolico a mare risulta buono prevalentemente in Sardegna, Sicilia, Puglia e Calabria, dove d’altra parte i fondali sono per la maggior parte oltre i 50 metri a breve distanza dalla costa. Secondo valutazioni di Cesari, Gaudiosi (Ewec 1994) il potenziale eolico offshore risulta essere 10 GW per fondali di 30 metri e secondo valutazioni Nostrum 2004 si potrebbero ottenere 50 GW per fondali fino a 50 metri. Assumendo prudenzialmente un fattore di riduzione 3 per il primo caso e 5 per il secondo caso si potranno considerare i seguenti valori:
• 3.3 GW per fondali di 30 m con una attesa generazione elettrica di 6 TWh/anno;
• 11 GW per fondali fino a 50 m con una attesa generazione elettrica di 22 TWh/anno.
L’energia eolica offshore potreb- be coprire almeno il 3% dei consumi di elettricità nei prossimi 10 anni e oltre il 7% nei prossimi 20-30 anni. [...]

"I costi d’impianto delle centrali eoliche offshore possono aumentare dal 50 al 100%, a parità di potenza, rispetto agli impianti di terraferma. Questo aumento di costo è dovuto principalmente al maggior costo delle fondazioni e della connessione elettrica alla rete di terraferma.
Per il più elevato regime eolico offshore, con velocità medie annuali di vento maggiori anche del 30% rispetto ai corrispondenti valori di terraferma, la produzione d’elettricità aumenta a mare contenendo l’aumento del costo del kWh a poco più del 30-40% di quello di terraferma.
Nel Mediterraneo l’investimento su 30 anni per lo sviluppo di 60 GW eolico offshore ammonterebbe a circa 180 miliardi di Euro, con una dimensione di mercato di circa 2 GW/anno e investimenti 3 miliardi di Euro/anno.
La forza lavoro assorbita da tale sviluppo potrebbe essere di 270mila unità/anno, circa 3.000-9.000 unità/anno per Paese. I consumi evitati di petrolio sarebbero di 540 MTEP/anno e le risultanti emissioni evitate di gas serra di circa 100 milioni di tonnellate/anno.
Per l’Italia 10 anni di sviluppo di 3.3 GW eolico offshore l’investimento sarebbe 10 miliardi di euro, con una dimensione di mercato di circa 300 MW/anno e investimenti un miliardo di euro/anno
La forza lavoro assorbita da tale sviluppo potrebbe essere di 15mila unità/anno, circa 1.000-2.000 unità/anno per ciascuna delle regioni interessate all’offshore .
I consumi evitati di petrolio sarebbero di 15 MTEP/anno con emissioni evitate di gas serra di circa 5 milioni di tonnellate/anno."

Gianni Marchisciana ha detto...

Un immenso grazie a Deborah che ha effettuato questa piccola grande indagine su internet, allegerendo il lavoro che avrei dovuto fare io.
I link menzionati da Deborah sono stati riportati qui di fianco per una più veloce consultazione, invito tutti a dargli un'occhiata.
Deborah, condivido il tuo pensiero sull'eolico ma come tu stessa hai detto tale tecnologia è valida se non "violenta" il nostro paesaggio già violentato da altri "mostri". E naturalmente, se l'utilità ultima è quella di dipendere sempre meno dal petrolio. Mi sovviene un dubbio: siamo sicuri che una volta installato il parco eolico (perchè a questo punto credo proprio che verrà installato) Gela sarà servita energeticamente da questo parco o tutta l'enrergia verrà convogliata e "opportunamente" venduta altrove? E se anche quando saremmo noi a beneficiarne, la pagheremo (visto il disagio)? la pagheremo con agevolazioni? o la pagheremo a "prezzo pieno" (e a questo punto mi chiedo dove sia il vantaggio)?
Credo che dovremmo attenzionare pure questi punti.
Io sto preparando una relazione sul tema. Grazie al vostro aiuto e al nostro entusiasmo.

Deborah ha detto...

vi invito a prendere visione della puntata di annozero trasmessa ieri sera, dove si è parlato dell'"avvento del petrolio" in Basilicata ... dopo aver visto quel che l'ENI sta facendo in quella terra, povera poverissima, abitata da gente che ha trascorso quarant'anni all'estero prima di tornare nel proprio paese, inquinato e, come vedrete, schiavo degli interessi dei potenti, mi soffermo a riflettere sugli interrogativi che Gianni ci ha posto: "siamo sicuri che una volta installato il parco eolico (perchè a questo punto credo proprio che verrà installato) Gela sarà servita energeticamente da questo parco o tutta l'energia verrà convogliata e "opportunamente" venduta altrove?"

(http://www.annozero.rai.it/category/0,1067207,1067115-1077383,00.html)

Antonio ha detto...

A proposito del dubbio sollevato da Gianni e ripreso da Deborah circa l'usufruire dell'energia eolica e il suo costo, io mi ricordo che qualche anno fa qualcuno, non ricordo chi, ha lanciato una petizione popolare per raccogliere firme per la parziale defiscalizzazione del costo della benzina. Penso si trattasse di una proposta da mandare al presidente della Repubblica per ridurre le accise sulla benzina, visto che sul nostro territorio insiste una raffineria. Non ricordo bene i termini precisi, ma mi ricordo che si trattava proprio di questo. Mi chiedo se questa petizione sia mai arrivata al capo dello Stato e se qualcuno sa qualcosa al riguardo. Mi ricordo che ci fu una massiccia raccolta di firme.

VINKLAND ha detto...

Ciao Gianni, a proposito dell'impianto off-shore, vorrei sapere se le mail che abbiamo inviato alle redazioni hanno sortito qualche effetto. L'informazione locale ne ha parlato? Purtroppo mi trovo fuori per lavoro e non ho la possibilità di seguire da vicino la questione, ma di una cosa sono certo: questi signori della "mediterranean wind off-shore" hanno il dovere di rendere conto ai cittadini! E il sindaco che nel 2006 ne parlava come un problema risolto, un pericolo scampato? Che fine ha fatto il suo provvedimento che aveva salvato le coste gelesi...?
Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze contro la realizzazione di questo progetto nel tratto di costa che è stato designato! Io sono favorevole all'energia pulita, ma anche le strategie e le politiche che ci stanno dietro devono essere pulite! A prescindere dai possibili incentivi (che sarebbero solo strumentali), che lo vadano a fare altrove il "parco eolico"! Esistono certamente delle aree alternative, di basso interesse turistico. L'area marittima in prossimità est del porto isola ad esempio? ..Non sarebbe più consona un'area già destinata ad un utilizzo industriale? Fatemi sapere se ci sono novità...Vincenzo P.

Anonimo ha detto...

Beh caro winkland, il ragionamento tuo è sacrosanto fino ad un certo punto, poi si contorce troppo. Mi spiego: non mi è mai piaciuto il ragionamento secondo il quale si dice "Si bello, sono d'accordo, facciamolo... ma non a casa mia!" Questo è "nanismo ideologico"! D'accordo sul fatto che deturpa le nostre coste, ma non cadiamo nel ragionamento "fuori dal mio giardino"! Piuttosto, cerchiamo di sapere se è stato fatto tutto quello che c'era da fare per impedire questo scempio e se, soprattutto, la cittadinanza è stata BEN INFORMATA! Ormai, purtroppo, queste "pale che girano" sorgeranno, e non saranno le sole a girare... I nostri politici vorremmo proprio guardarli negli occhi quando parleranno di sviluppo turistico...

VINKLAND ha detto...

Scusate, io vorrei capire bene una cosa: chi ha parlato dell'ubicazione dell'impianto eolico “nella costa tra Macchitella e Manfria” dove ha preso questa informazione? Perchè consultando i documenti ho visto che l'avviso al pubblico si riferisce alla costa di Desusino (Comune di Butera) come luogo designato alla realizzazione dell'impianto. Io non dico che sia auspicabile, non trattandosi del nostro territorio, ma mi chiedo: stiamo parlando della stessa cosa oppure no? (Vincenzo P.)

VINKLAND ha detto...

x Totò: Forse dovresti leggere più attentamente, così evitiamo polemiche inutili. Io non intendevo "che si faccia pure, ma non a casa mia". Non ti risulta che la prossimità est del porto isola, di cui ho parlato, sia sempre casa nostra? Non vedo cosa ci sia di contorto nel suggerire una destinazione a mio avviso più adatta a questo tipo di impianto, rispetto alle zone balneari o che cmq potrebbero essere interessate da una navigazione di tipo turistico. Spero di aver chiarito il malinteso. (Vincenzo P.)

Franco ha detto...

Ciao sono nuovo di questo blog, mi chiamo Franco, e ho qualcosa anch'io da dire.
Vinkland, il parco eolico parte effettivamente al largo di macchitella partendo dal porto rifugio e si estenderà fin'oltr il castello di Falconara. Tutto ciò si evince dalla mappa dettagliata che si può scaricare nel link qui a fianco: prova a zoomarla e vedrai che è proprio così!!!
Deduco che la loro posizione sia frutto di studi e studi, e se hanno optato per quella zona e non per la zona un pò più ad est un motivo ci sarà. Ma se c'è un motivo per farlo nascere lì... CE NE SONO MILLE PER CUI LI' NON DEBBA NASCERE!!!
Ma, come ha gia detto Gianni e Totò, credo che ormai sia già stato deciso tutto e noi possiamo soltanto sensibilizzare l'opinione pubblica e punzechciare i nostri politici e amministratori per non aver fatto abbastanza per contastare efficacemente questo parco eolico. Sono d'accordo con Totò quando dice che vorremmo proprio guardarli negli occhi i nostri politici quando parleranno di sviluppo turistico!!!
Ciao a presto

Anonimo ha detto...

Fatemi capire: volete lo sviluppo ma non lo volete così vicino! Volete l'energia pulita ma vi da fastidio l'eolico sul mare! Volete non dipendere più dal petrolchimico ma non volete guardae quelle pale che girano vicino casa vostra! Volete uscire dal luogo comune "Gela=mafia" ma non volete sacrificare la "visibilità" delle spiagge! Gente. per fare una frittata bisogna pur romperlo un uovo! Le stanno mettendo sul mare... mica sotto casa vostra! E che cavolo! Poi dicono che a Gela non si combina mai niente.....

VINKLAND ha detto...

Ma perchè, pensi che Gela sia alimentata dalla energia elettrica prodotta dalla centrale termoelettrica del petrolchimico? Forse solo in piccolissima parte lo è. Frittate ne sono state fatte tante in nome dello SVILUPPO e del PROGRESSO. Io non credo che l'unica possibilità di sviluppo adesso sia dipendente dalla realizzazione di un parco eolico. E' non è una questione di "fastidio". Se lo sviluppo deve diventare un pretesto inoppugnabile perchè chiunque faccia ciò che vuole, io non sono d'accordo. Che ben venga l'energia pulita, ma anche le politiche devono essere pulite! Io non mi sono schierato contro il parco eolico ad ogni costo, vorrei semplicemente vederci più chiaro, anche perchè per valutare da tutti i punti di vista l'opportunità di un impianto simile, servirebbero elementi che ancora non abbiamo a disposizione. Credo fermamente che ciascun cittadino abbia il diritto di capire bene, attraverso un confronto con le istituzioni ed un'adeguata pubblicità, che almeno fino ad ora non c'è stata (e questo dice tanto), cosa bolle in pentola e cosa dunque deve aspettarsi, perchè iniziative che incidano a lungo termine anche "soltanto" a livello paesaggistico-ambientale su un territorio non possono e non devono essere realizzate senza avere informato per bene chi in quel territorio ci abita e senza -democraticamente - aver sentito il parere, ed ottenuto il consenso della collettività.

Anonimo ha detto...

LO SCEMPIO
– FUTURO PROSSIMO DI GELA –
VIVA IL SINDACO E TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE

Come è bello venire a conoscenza della turpagine che si sta consumando ai danni della città di Gela lungo il litorale OVEST – GELA-MANFRIA-PUNTA DELLE DUE ROCCHE.
Ai Gelesi tutti, voglio portare a conoscenza quanto ho letto sul sito del Ministero dei Trasporti e della Navigazione e Ministero dell’Ambiente.
E’ stato presentato un progetto dalla MEDITERRANEAN WIND OFFSHORE S.R.L. per l’installazione di numero 113 pali EOLICI lungo il litorale MACCHITELLA-PUNTA DELLE DUE ROCCHE, alla distanza di circa 4 chilometri dalla costa con scadenza il 27-03-2008.
Le considerazioni che faccio sono:
1 - Il nostro SINDACO e i nostri Consiglieri non hanno fatto presente alla Città o meglio ai Gelesi l’installazione di questi pali eolici? PERCHE’?
2 – Come mai i nostri Consiglieri non hanno optato per il tratto EST – tratto GELA-BIVIERE? In modo che l’impatto ambientale non nuocerebbe a tutta la città, ma sarebbe un impatto solo allo stabilimento ENI?
3 – Forse che gli abitanti non contano nulla e contano solo gli interessi economici? (individuali)
4 – Quali sono i risvolti positivi o negativi? Forse chiudono lo stabilimento, e di contro ci propinano quest’altro MOSTRO?
5 – I Consiglieri di questa Città esistono? E se esistono perché non notiziano alla gente del luogo quello che sta per avvenire e l’impatto ambientale a cui andiamo incontro?
Signori, stiamo vivendo in un ambiente di anarchia totale – lo sbandieramento della legalità è divenuto il simbolo della nostra Città in forma negativa, siamo additati dai mas-media e da tutti come mafiosi, ma quello che fanno i nostri amministratori è nella legalità?
Vorremmo che il nostro Sindaco si interessasse non solo della legalità malavitosa che è una cosa giusta e onesta, ma deve interessarsi anche della salute della gente e dei problemi che attanagliano tutti i cittadini, tipo questo scempio che si sta per avverare e che è stato tenuto occulto a discapito della nostra Città. Mi sorge un dubbio, forse che nemmeno il nostro amato Sindaco ne è a conoscenza?
Se così fosse sarebbe veramente molto grave e tramite questo comunicato se ne viene a conoscenza, che si prodighi affinché venga fermato questo progetto “SCEMPIO” prima della scadenza dei termini dando altre soluzioni al Ministero dei Trasporti e dell’Ambiente.
Se non si fa questo, GELA è veramente tra due fuochi, o meglio tra due MOSTRI apportatrici di chissà quali altre malattie, – PETROLCHIMICO e CENTRALE EOLICA.
Allora si che il futuro è segnato, possiamo abbandonare la nostra Città.
La chiameremo Città fantasma.
N.T.

Franco ha detto...

Caro Nunzio, il sindaco già sapeva. Prova a cliccare sul link comunicato stampa qui di fianco. Il problema è se è stato fatto qualcosa nel frattempo e se a quel comunicato son seguiti i fatti. E, cosa più importante, SE LA CITTADINANZA E' STATA OPPORTUNAMENTE INFORMATA!
Non confondiamo la lotta del sindaco contro la legalità con questo fatto. Per favore non cadiamo in questo tranello!

Anonimo ha detto...

Caro Nunzio, complimenti per il tuo impegno e per l'entusiasmo che ci hai messo...ma se prima di ogni cosa avessi letto ciò che già era stato riportato dagli altri, che seguono questa faccenda da giorni e stanno cercando di fare di tutto per divulgare i dettagli del progetto in questione, avresti potuto anche risparmiartela sta' fatica...purtroppo questo è il solito inconveniente di chi non sa "ascoltare" ma sa solo parlare..parlare..parlare...a senso unico, coi paraocchi...che importanza ha se alla fine non si è fatto altro che confusione..per il semplice gusto di sollevare più polvere possibile...a costo di dire anche kaz......l'importante è parlare. Bravo.