giovedì 28 agosto 2008

Comiso: alla destra non far sapere cosa fa la sinistra...


La Sicilia è una terra che non trova pace.
Lo dimostra l’ultima vicenda che è balzata alle cronache in queste ore: il sindaco di Comiso, di AN, non un vecchio fascista di altri tempi ma un giovane che non ama chi ha combattuto la mafia e ne è diventato una vittima, vuol cambiare il nome dell’aeroporto di quella città.
Via il nome di Pio La Torre, ucciso dai mafiosi alla fine degli anni settanta, segretario regionale del PCI e autore di una proposta di legge per confiscare i beni di Cosa Nostra, e al suo posto il vecchio nome del periodo fascista, quello del generale Magliocco caduto nella guerra di Etiopia nel 1936.
Alla destra non far sapere cosa fa la sinistra...
Non ditemi che è una frase fatta, perchè mai come in questo caso è lo specchio fedele della realtà. Una realtà che non riguarda Gela, almeno non direttamente, ma riguarda comunque una città siciliana. Quella città che ci ha “scippato” l’aeroporto (o gli è stato svenduto, ma questa è un’altra storia) e che, concessione ottenuta, ha deciso di intitolarlo a Pio La Torre, un politico che combattè la mafia e che dalla mafia è stato ucciso il 30 Aprile 1982. Almeno così decise l’allora sindaco di centro sinistra. Ma, come detto nell’introduzione, con l’avvento del nuovo sindaco (di centro destra)... questa nomea non s’ha da fare!
Così, l'aeroporto di Comiso cambia nome, anzi torna al vecchio nome. Fa discutere infatti la decisione della giunta di Comiso di ripristinare il vecchio nome dell'aeroporto, che torna a essere intitolato al generale dell'Aeronautica Vincenzo Magliocco.
E si, dovete sapere che Pio La Torre vero è che fu ucciso dalla mafia perchè la combattè, ma la sua colpa più grave fu di essere un politico di centro sinistra, e non sia mai che un sindaco di centro destra intitoli un aeroporto ad un “nemico” che sta dall’altra parte del parlamento!
Pippo Digiacomo, l’allora sindaco di Comiso, organizzò una cerimonia per i 25 anni dell'assassinio di La Torre, a cui presero parte i ministri del governo Prodi, Massimo D'Alema e Alessandro Bianchi, ma non fecero i conti col bieco nanismo politico che affligge la quasi totalità dei politici isolani!
Politici, forse... uomini, no di certo!

Giuseppe Alfano, nuovo sindaco di Comiso, ha sottolineato che l'intenzione della giunta non è quella di mettere in discussione la figura e i meriti di La Torre, ritenendo tuttavia «più giusto conservare una denominazione che fa parte da più di mezzo secolo della memoria collettiva della città».
La figura di Pio La Torre è quella di un uomo politico che con enorme coraggio si è battuto contro la mafia e, per mano della mafia è stato ucciso.
"Cambiare nome all’aeroporto di Comiso è una scelta che non offende solo la sua memoria, ma quella di tutti i siciliani onesti che sperano e credono che sia possibile costruire un futuro diverso e migliore per la propria terra. Voler cancellare la memoria di uomini che, per come hanno speso la loro vita, rappresentano un patrimonio collettivo e non di parte, rappresenta un atto arrogante e davvero incomprensibile. Non è questa la strada per costruire una storia condivisa, non è questa la strada per restituire alla Sicilia e al Mezzogiorno orgoglio e memoria di sé e del proprio passato migliore".
E la cosa più disdicevole è la motivazione: «Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato tra i pionieri dell’Italia imperiale, chiedeva, con generosa insistenza, di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare, col simbolo del tricolore, il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde di ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l’impari combattimento per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria».
Non voglio fare dietrologia politica, ma sembra che alcuni rappresentanti di AN, come il sindaco di Comiso, vivono ancora negli anni trenta, non conoscono quello che è successo dopo, non conoscono la costituzione che dovrebbero invece rispettare e tra la mafia e chi la combatte non hanno dubbi e si affannano ad accantonare quelli che hanno lottato contro di essa, a toglierli di mezzo. In questo modo offendono tutti quelli che hanno avuto nella propria famiglia o tra i propri amici vittime della mafia o che hanno partecipato a quella primavera di Palermo che infiammò la maggioranza dei siciliani dopo le stragi in cui caddero Falcone e Borsellino con le loro scorte.
E riaprono una lacerazione senza senso nella politica e nella società italiana.
Pare che sparare a qualcuno sia ancora uno sport apprezzato in occidente!
Tutto sommato potevano intitolarlo a Lando Buzzanca, avrebbero fatto una figura migliore...


2 commenti:

Deborah ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Deborah ha detto...

Noto con piacere che il Ministero della difesa Marina militare ha a cuore la memoria di fascisti irredenti "maltesi"!


http://www.marina.difesa.it/storia/movm/parte06/movm6019