sabato 11 ottobre 2008

Gela: 80 mila abitanti e nessuna libreria!



Da "Il Corriere della Sera"

Oltre 80 mila abitanti e neanche una libreria!
E’ uno dei tanti primati di Gela. In una città che ha più o meno lo stesso numero di abitanti di Como o Pisa «il libro è uno sconosciuto» denuncia la scrittrice Silvana Grasso.
Eppure ci sono due licei e diversi istituti superiori.
Come fanno quei pochi o tanti giovani amanti della lettura?
A tamponare provvede qualche cartolibreria che, oltre ai testi scolastici, è fornita di alcuni titoli più gettonati e qualche classico da cercare in mezzo a zainetti, grembiuli e materiale di cancelleria. Come capita entrando nell’affiliato Buffetti di Ugo Randazzo: «Abbiamo i titoli del momento – afferma la figlia Felicia – e a richiesta provvediamo a portare anche dell’altro».
Nonostante la buona volontà Gela resta comunque l’unica città d’Italia di queste dimensioni a non avere una vera libreria! Un primato a cui il sindaco Rosario Crocetta non tiene affatto, tanto da essere disposto ad aiutare economicamente chi deciderà di aprire una libreria nella sua città. «Questo è un fatto drammatico – afferma - ecco perché abbiamo deciso di agire. Siamo pronti a sostenere chi investirà nella cultura».
Per la verità c’è già chi ci ha pensato. E’ lo scrittore di Caltagirone (dove invece di librerie ce ne sono due nonostante i suoi 38 mila abitanti) Domenico Seminerio che ha scoperto per caso il primato di Gela. «Leggendo i dati della mia casa editrice, la Sellerio – racconta - mi accorgevo che a Gela non vendevo mai una copia. Ho cercato di capire ed ho scoperto che non c’è una libreria». A quel punto Seminerio ha pensato che era il caso di provarci: «Mia figlia aveva già intenzione di aprire una libreria nella nostra città, Caltagirone, ma visto che ce ne sono già due abbiamo pensato che forse era il caso di aprirla proprio qui».
Quanto prima Gela potrebbe dunque dire addio al suo triste primato e puntare sulla cultura anche per sfidare la mafia. Da queste parti infatti bisogna fare i conti col racket delle estorsioni che non si lascia certo intimorire dalla forza dei libri: «Non dovrebbero toccarci – confida Seminerio - gestire una libreria non è una grande impresa, il libraio sopravvive appena. E poi in Sicilia si sta facendo una seria battaglia contro le estorsioni che va sostenuta anche in questo modo».
Alfio Sciacca

4 commenti:

Anonimo ha detto...

A Gela non mancano sono le librerie, manca molto di più e fino a quando la gente non cambierà la mentalità credo difficile qualsiasi tipo di cambiamento. A Gela non c'è acqua, non ci sono parchi ( se non un'unica villa situata al cento del paese)e soprattutto non c'è alcuna voglia di crescere!!!

Anonimo ha detto...

Da buona mezzosangue conosco Gela e Caltagirone. E non mi stupisce conoscere questi dati riguardo la differenza tra le librerie di queste due città.
E purtroppo, perché mi si stringe il cuore a dirlo, il signor Vito ha ragione.
Quest'estate è stata come una pugnalata al mio mezzo cuore gelese veder bruciare sotto casa mia 2 macchine! ...per bullismo...
Ogni anno ritrovo Gela peggiorata.

Anonimo ha detto...

anche io conosco Gela e Caltagirone e invece mi stupiscono eccome questi dati! Non penso proprio che a Gela ci siano meno lettori di altri posti...personalmente mando a ritirare libri via internet e comunque ora ce ne sono ben due. La questione è diversa! Che con una libreria non si guadagni moltissimo è ovvio, soprattutto se piccola e questo può accadere a Gela come in qualsiasi altra città. Ma a Gela mancano tanti di quei serivizi privati che non è pensabile attribuire le colpe solo ai cittadini! Secondo voi perchè mancano cinema a Gela? Perchè i gelesi non amano andare al cinema? Non credo proprio....se ci fossero strutture adeguate la gente ci andrebbe in massa. Imprenditori gelesi svegliatevi! Anche perchè già sono molti i non gelesi che vengono ad investire in città per sopperire alle vostre "inattenzioni"!

falco ha detto...

Già è vero, e quei "non gelesi" che vengono ad investire nella nostra città per sopperire alle nostre "inattenzioni" hanno amici come Alfio Sciacca, giornalista de Il Corriere della Sera che con uno PSEUDO aricolo ha fatto pubblicità alla libreria aperta da costoro dopo una settimana!
CHE TEMPISMO!!!
Prima che pensare alle mostre inattenzioni, dovremmo pensare a flitrare le notizie vere da quelle che altro non sono che uno squallido SPOT PUBBLICITARIO!!!

Detto questo, caro anonimno, condivido pienamente la quiescenza degli imprenditori nostrani, ma gli imprenditori prima di essere tali sono uomini, e gli uomini hanno paura! Di chi? DEL NOSTRO SINDACO!!!
Visto da fuori è il paladino della legalità... visto da dentro è soltanto l'ennesimo SAVONAROLA!!!