giovedì 31 gennaio 2008

Gela come Ceppaloni...

Alessandro Sortino, giornalista delle “Iene”, si è dimesso dal suo lavoro perché giorni fa era andato a fare un servizio a “casa Mastella” (Ceppaloni) ed è stato aggredito dal figlio dell’ex ministro (si… Mastella è stato ministro!!!).
Alcuni mesi fa lo stesso giornalista era stato in quel di Ceppaloni documentando una sorta di pellegrinaggio a casa Mastella di suoi compaesani che chiedevano la "grazia": un posto di lavoro per sé stessi o per i loro cari. Sembrava di stare a Lourdes o a Fatima, o a S Giovanni Rotondo.
Si vedeva questa folla attorno al “messia” che portava doni (non oro incenso e mirra, per fortuna, o solo per pudore…) al novello profeta in cambio di una promessa. Anzi, nemmeno una promessa, a loro bastava la sua parola, esattamente come al biblico centurione bastò la parola di Gesù Cristo che gli guariva il servo...
Si era costruito un “impero” distribuendo posti di lavoro a destra e a manca, moltiplicandoli come i pani e i pesci, e dai suoi paesani (ma anche dai “vicini"), era venerato e portato in trionfo come l’icona del Santo protettore…
Questa è abilità politica? Questa è capacità di persuasione?
Questo è soltanto misero e meschino opportunismo che ha fatto di Mastella il patrono di Ceppaloni, accrescendo il seguito presso i suoi abitanti e mitizzando la propria figura! Altro che grande politico! E’ stato solo… un ufficio di collocamento personalizzato!!!
E quando la moglie è stata beccata con la bocca piena di marmellata, ha reagito come i bambini padroni della palla con la quale giocano: ha portato via il pallone e il gioco è finito!!!
Ma questo tipo di realtà non si è fermata al paese natìo del Mastellum…
Basta sostituire Gela a Ceppaloni per vedere che qui le cose non sono andate (e non vanno) diversamente. Puntualmente ad ogni appuntamento elettorale si assiste alla moltiplicazione dei posti di lavoro che, prima non c’erano, ma poi spuntano miracolosamente come la moltiplicazione biblica!
E se basta sostituire Gela a Ceppaloni, a Mastella basta sostituire il nome… beh… il nome dell’Innominato di manzoniana memoria! O, se vogliamo modernizzare il racconto, il nome di “Tu Sai Chi”, altrimenti detto “Colui Che Non Deve Essere Nominato” che tanto da fare ha dato al maghetto Harry Potter…
Tutti sappiamo lo “schifo” che si è portato dietro ad ogni consultazione elettorale, tutti sappiamo che la Sua giacca si allunga di parecchi centimetri sotto l’effetto delle “tirate” a destra e a manca. E tutti sappiamo la scia di “bava” che lascia “Tu Sai Chi” al suo passaggio!
E’ un gran politico? Forse…
Ma io di grandi politici a Gela mi ricordo solo Salvatore Aldisio, peraltro uno dei padri dello statuto siciliano, che veramente per Gela ha fatto tutto e di più!
Questi sono solo dei mercanti di posti di lavoro…
Spero solo che prima o poi, "Colui Che Non Deve Essere Nominato" trovi il suo Harry Potter…

10 commenti:

falco ha detto...

Caro Gianni, il nostro moderno Voldemort (io lo nomino..) è così potente che nel tempo ha pensato bene di sistemarsi tutta la famiglia e anche molti amici della famiglia. Il suo seguito non si limita solanto a tirare giacche e a sbavare ma anche a dannarsi per cercare voti se non per lui direttamente per i suoi luogotenenti, e ci riesce sempre!
Siamo vittime e carnefici nello stesso tempo, perchè soccombiamo al suo potere e ne siamo i maggiori responsabili coi nostri voti. La puzza di marcio e di vecchio che emana il nostro Voldemort è così forte e così presente che oramai siamo convinti che questo sia il vero odore di Gela!
Arriverà il nostro Harry Potter??

Anonimo ha detto...

AL peggio non c'è mai fine.
Adesso ci tocca ri andare a votare per il sindaco, presidente della provincia, presidente della regione, politiche.
Già vedo i politic fregarsi le mainiche in attesa di polli da spennare, vale a dire di poveracci che cercano un posto di lavoro e si rivolgono al Mastella di turno.
Voldemort era accompagnato da un serpente, attorno ai nostri politici i serpetni sono tanti!
Se ne sbattono di noi, hanno solo bisogno di una telecamera per potersi far vedere in tv, po se ciò che dicono sono solo cazzate... c'è chi ci crede!
La colpa è nostra: ci meritiamo questa classe politica, perchè non abbiamo le palle per cambiarla!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con le vostre valutazioni circa il clientelismo che è diffuso uniformemente al Nord, come al Centro e al Sud. Detto ciò, non condivido ciò che è stato scritto a proposito di Salvatore Aldisio. Il nostro noto concittadino provocò si le dimissioni di Francesco Musotto (fascista della prima ora, poi "antifascista" e soprattutto filoseparatista) ma al contempo gli subentrò alla guida dell'Alto Commissariato per la Sicilia.
Questo cosa significò?
Da un lato il separatismo venne confinato ai margini della lotta politica. Dall'altro la DC ne ereditò le istanze conservatrici a fronte di un movimento contadino egemonizzato dalle sinistre. Concludendo, io non penso che Salvatore Aldisio sia un esempio paradigmatico di come si possa fare della buona politica. Guarderei, piuttosto, con più favore all'opera intrapresa da Girolamo Li Causi, antifascista palermitano, impegnato nella lotta contro il Regime fin dal 1924 e nemico giurato di Calogero Vizzini.

falco ha detto...

Ehm... deborah, vorrei solo dirti che sei leggermente fuori tema.
Credo che gianni intendesse porre l'accento sul vecchio modo di far politca vale a dire di promettere posti di lavoro a tutte le competizioni elettorali, piuttosto che porre l'accento che Aldisio o Li Causi (ma chi è?) siano stati gran politici. Si vede che hai una gran voglia di dimostrare che sai, ma credo farebbe comodo a tutti se tu mettessi da parte questa tua smania di far sapere che sai e fossi un po più propositiva.
Per il resto ti faccio i miei complienti per la tua cultura. Ma non sei l'unica...

Anonimo ha detto...

MA COME MAI QUI NON SI PARLA DI LEGALITA' E DI ANTIMAFIA????????

Anonimo ha detto...

Io eviterei di entrare sul personale, dal momento che non credo sia la sede appropriata per farlo, semmai ne esista una.

Se vogliamo fare della demagogia, io mi tiro fuori... non voglio avere nulla a che fare con tutta quella pletora di pecoroni pronti a seguire/votare/prestare ascolto a chi parla di Popolo, Etnie, Dio etc etc.

La Storia non è un accidente dell'Umanità, è qualcosa di più, è la Vita.

Non penso che parlare in termini entusistici di Salvatore Aldisio possa giovare a qualcuno o a qualcosa. Penso, al contrario, che questo sarebbe fare un torto a chi ha vissuto per la Sicilia, per migliorarla e per svuotarla dalle mele marce che l'hanno infestata e continuano a farlo impunemente.
Ad ogni buon conto, questa è una mia valutazione e avrei apprezzato se qualcuno si fosse posto la domanda: "ma chi è sto' Li Causi?" e non "ma chi ti credi di essere etc etc?".

Sono certa che l'autore del blog non abbia mal inteso il mio post. Potrei mettere la mano sul fuoco.

Ultima cosa: sappiamo di te, falco, che hai vissuto a Siena, e tu di me sai qualcosa? no, perchè agli altri non interesserebbe il mio vissuto.
Noi siamo qui per esprimere pensieri liberamente come si è proposto l'autore del blog.

Tante voci discordi o tante voci tutte uguali?
Io credo che dalla dialettica nasca qualcosa di costruttivo, non dall'appiattimento su un pensiero unico. Pensiero unico non significa pensiero condiviso, che implica tutt'altra cosa.

A voi la parola .... bene, "Gela come Ceppaloni": attendo commenti "propositivi" (e non solo da Gianni che già lo fa egregiamente)

Gianni Marchisciana ha detto...

Perdonatemi se entro a gamba tesa sui vostri commenti (me lo permettete vero?).
La demagogia lasciamola fare a quei politici, pardòn, politicanti che fanno della loro "missione" (perchè questa è la politica!) una professione volta solo al sostentamento personale e a plausi più o meno generalizzati. Di contro, auspico che pareri discordanti ce ne siamo molti e molti altri ancora su questo blog, perchè solo così riusciremo a mettere insieme le nostre idee, confrontarle, completarle e renderle "immortali": i politici hanno paura di questo! La diversità delle nostre idee è paragonabile alle decine di strumenti che compongono una sinfonia: ognuno diverso dall'altro ed ognuno "inviso" all'altro, ma armonizzati insieme suonano una magnifica melodia.
L'importante è non "stonare" e non voler primeggiare...

Gianni Marchisciana ha detto...

Girolamo Li Causi: nato a Termini Imerese (Palermo) nel 1896. Dirigente della corrente massimalista del PSI, aderì al Partito comunista nel 1924. Arrestato nel 1928 per la sua attivià antifascista, fu condannato a 21 anni di carcere. Liberato nell'agosto del 1943, passò al Nord quale componente della direzione per l'Alta Italia del PCI. Venne quindi rimandato nella nativa Sicilia per organizzare la presenza del Partito Comunista, di cui divenne il primo segretario regionale. Il forte impegno politico contro la mafia caratterizzò fin da subito la sua azione e per questo 16 settembre 1944 fu vittima di un attentato da parte di un gruppo di mafiosi guidato da Calogero Vizzini. In tale occasione, in cui vennero ferite 14 persone, Li Causi venne attaccato durante un comizio. Nel 1946 venne eletto deputato nell'Assemblea Costituente. Fu eletto per la Prima volta in Parlamento nel 1948 e, attraverso varie legislature, ricoprì la carica di Deputato e quella di Senatore. Fu vicepresidente della prima Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno mafioso.
Li Causi fu probabilmente l’uomo politico più direttamente impegnato sulla strage di Portella della Ginestra: la denunciò all’opinione pubblica e ne seguì gli sviluppi, individuandone la principale causa nella vittoria, alle elezioni regionali, dell’alleanza elettorale di sinistra in un contesto di scontro tra il separatismo isolano e il movimento contadino che chiedeva l’applicazione della riforma agraria. Li Causi indirizzò inoltre durissime accuse anche alle forze di polizia, denunciando i loro legami con mafiosi e saparatisti.

falco ha detto...

Ehila, che reazione! Vedi Deborah, io non intendevo affatto offenderti o mancarti di rispetto, sono stato frainteso,anzi, mi sono spiegato male. Intendevo solo dire che, va bene la nostra cultura personale di cui tu sei particolarmente provvista, ma credo che bisogna fare in modo che la nostra cultura personale non sia fine a se stessa ma sia propositiva e critica. La tua formazione culturale credo sia di sinistra (ne deduco dai tuoi commenti), la mia formazione culturale è pressochè di destra, ma questo non mi impedisce di credere in questo progetto e di parteciparvi attivamente. Ad onor del vero, adesso come adesso, poco mi importa se le idee nuove siano di destra o di sinistra, mi importa che siano idee valide. Allora, e solo allora, sarò disposto ad appoggiarle, anche se si tratta di idee di sinistra!
Deto questo, e mi scuso ancora con te per il malinteso, tu lanci la sfida delle proposte? Bene.
"Gela come Ceppaloni", proposte: 1) creare un nuovo pensiero politico che non si sia ancora lasciato contaminare dal vecchio pensiero inteso come professione e non come missione (come suggerito da gianni); 2) martellare organi di iinformazione sull'esistenza di "altro" oltre a quello di cui scrivono loro; 3) smetterla di votare i soliti politici con le solite facce e con le solite idee che ci cucinano sempre la solita minestra. Sarò pure di destra, ma credo che queste proposte siano condivise anche da quelli di sinistra.

Anonimo ha detto...

Non è vero che i nostri politici non riescono a creare posti lavoro, siete voi che non riuscite a vedere lo sviluppo di questa città. In particolare si possono fare degli esempi, vedi LSU (lavori socialmente utili) che in molti chiamano lavori socialmente inutili. Questo tipo di lavoro ha dato la possibilità di lavoro a numerose persone che naturalmente si sono convertiti in semplici voti elettorali. Per fare un esempio pratico sono quelle persone che si occupano principalmente della segnaletica stradale, …..(sono arrivato a contarne anche 15 per fare delle strisce pedonali). Oppure basta stanziare una rotonda o il recupero storico di una sede stradale, che all’improvviso ecco altri posti di lavoro. (In una delibera comunale sapete quale strada va recuperata con il rifacimento in basolato……….Via palazzi!!!! Ma nemmeno esisteva nella storia della nostra città) Esistono poi anche società nate apposta per recuperare vot….ops scusate posti di lavoro, vedi la Ghelas multi servizi (per inteso quella che si occupa della manutenzione del verde). Avete visto chi sono i dipendenti??? E poi c’è Caltacqua altra società gestita per i vo…. Ecco allora non è che i posti di lavoro non crescono a Gela…….è lo sviluppo che non esiste. BASTA!!!! Non ci prendete più in giro illudendoci che i posti di lavoro sono in aumento e che quindi tutto sta andando bene…. Questo non è sviluppo e solo far contento il popolino per tenerseli buoni. Amministratori, ci sentirete prima o poi e allora saranno guai!!!