giovedì 12 giugno 2008

Gelacontro: Politica... nel traffico!

Mi è giunta questa e-mail da un nostro concittadino che vive fuori Gela.



Ciao amici di Gelacontro, sono un cittadino gelese che per motivi di lavoro ha dovuto lasciare la propria terra.
Fortunatamente -o purtroppo- mi sono abituato, ormai da molti anni, a vivere in una realtà totalmente diversa da quella gelese e, quando parlo di vivere in una realtà diversa intendo un mondo totalmente opposto (in meglio) dalla realtà gelese.
Non è per screditare Gela e i gelesi, ma è per prendere in mano la situazione e criticare in prima persona Gela, da gelese, con i gelesi.
E in seguito alle critiche auspico ci siano proposte.
Adesso mi spiego:
Gela è una città con poco meno di centomila abitanti, con milioni di problemi, da quello ambientale a quello idrico, dal problema dei rifiuti a quello della disoccupazione, dal problema dell’abusivismo a quello mafia e tanti altri di cui tutti noi conosciamo l'esistenza.
Mi rendo conto che questi problemi sono davvero tanti che è opportuno fare una scala di priorità, non si può pensare, ad esempio, che il problema del restauro di una Chiesa o dell’abbattimento di un muro abbia la priorità sul calo dell’occupazione, piuttosto che sul comportamento malavitoso di alcuni o anche sull’annoso e quasi ridicolo problema idrico.
Ma non spetta a me di certo indicare quali siano le priorità, il mio sfogo nasce semplicemente da una esperienza fatta personalmente.
E nasce da una domanda, alla quale purtroppo non trovo risposta:
"Come fa il cittadino gelese a vivere in una città in cui non esiste una educazione stradale?"
A Gela non esistono gli stop, non esistono i semafori, non esiste il dare precedenza, non esistono le strisce che delimitano i parcheggi non a pagamento e che determinano le carreggiate, non ci sono le strisce pedonali! Ma in compenso assistiamo a gente in motorino senza casco, che scorazza per le strade impadronendosi di volta in volta e delle carreggiate e dei marciapiedi, tenendo in ostaggio pedoni ed anche automobilisti che, almeno nelle intenzioni, hanno una parvenza di disciplina stradale.
E poi assistiamo allo scempio dell’edilizia stradale, per la quale sembra valere il motto: “Niente è più definitivo del provvisorio”!
C'è una rotonda provvisoria (in attesa di essere realizzata) in via Venezia ormai da più di un'anno e chissà per quanto tempo ancora rimarrà provvisoria!
Via Venezia come via Crispi come via Recanati si trovano in uno stato molto decadente, e poi vi siete mai chiesti a cosa servono tutti questi vigili urbani ?
Io in queste vie che ho appena elencato non ne ho mai visto uno.
E mi chiedo quindi:
COME FANNO I NOSTRI POLITICI A PARLARE DI GELA PROVINCIA? COME
POTREBBERO GESTIRE UNA PROVINCIA QUANDO NON RIESCONO A GESTIRE
SEMPLICEMENTE UNA CITTA'?
SU COSA HANNO IMPOSTATO LA LORO CAMPAGNA ELETTORALE SE DI PROGRAMMAZIONE NON NE HO SENTITO PARLARE?
Non so voi ma io non ho mai trovato risposte a queste mie domande…
La nostra Politica è rimasta impantanata nel traffico da loro stessi creato!
Fabio

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Gianni Marchisciana ha detto...

Il commento di cui sopra, peraltro scritto da un anonimo, è stato cancellato perchè offensivo nei confronti di Gela e dei suoi abitanti.